L’iniziativa di domenica 6 marzo, promossa dalla Parrocchia cattolica San Giorgio Martire insieme con la Parrocchia ortodossa San Paisios, vuole essere un messaggio di pace, di solidarietà e vicinanza.
Dopo due anni fortemente segnati dalla pandemia non avremmo mai immaginato di vivere l’incubo della guerra. Con il cuore straziato per questa drammatica situazione, tutti, cittadini e associazioni, sono invitati ad unirsi ad una fiaccolata simbolica, con le luci ad illuminare le vie del paese, per dire al popolo ucraino che non sono soli e tenere accesa la speranza. L’iniziativa di domenica 6 marzo, promossa dalla Parrocchia cattolica San Giorgio Martire insieme con la Parrocchia ortodossa San Paisios, vuole essere un messaggio di pace, di solidarietà e vicinanza, nella prospettiva di un dialogo interreligioso e interculturale, fondato sul profondo rispetto di ogni identità. “Imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a costruire”. “La preghiera, la carità e il digiuno sono le vie principali che permettono a Dio di intervenire nella vita nostra e del mondo”: al frastuono delle armi rispondiamo con la solidarietà (e quanta se ne è mobilitata in questi giorni, anche con la raccolta dei prodotti in Oratorio a Cuggiono e l’aiuto dei volontari) e l’intensa preghiera. Partirà quindi dalla Basilica, dove alle ore 20.15 si reciterà il Santo Rosario, per poi incamminarsi fino alla chiesa ortodossa di via Cavour, chiedendo tutti insieme il dono della pace.