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Salute, Sociale

Pediatri e neonatologi per i piccoli profughi

Un’equipe di pediatri e neonatologi pronti a partire per il confine ucraino per favorire il trasporto a Milano di bambini e ragazzi profughi dell’Ucraina.

Un’equipe di pediatri e neonatologi pronti a partire per il confine ucraino per favorire il trasporto a Milano di bambini e ragazzi profughi dell’Ucraina che necessitano cure e ricovero in una struttura ospedaliera.
La vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha inviato una lettera all’ambasciatore Ettore Francesco Sequi. Al segretario generale del ministero degli Affari esteri, Moratti ha offerto un’articolata disponibilità di assistenza e sostegno ai piccoli profughi e ai loro genitori.
“In accordo con il direttore del Dipartimento e Struttura complessa Casa Pediatrica del Fatebenefratelli di Milano, Luca Bernardo – spiega Letizia Moratti – abbiamo organizzato un’equipe di medici pediatri e neonatologi. Essi saranno in grado di recarsi immediatamente al confine ucraino. E di coordinare l’assistenza e il trasferimento di profughi bambini che necessitano ricovero e cura”.

“A disposizione al momento – precisa la vicepresidente – dodici posti letto per bambini più altri 12 per i loro genitori. Al primo piano della Struttura Complessa Casa Pediatrica del Fatebenefratelli in modalità convitto con la possibilità di accertamenti medici, visite e vaccinazioni. Altri 15 posti letto per piccoli pazienti e genitori, inclusi 6 posti di isolamento, saranno resi disponibili al piano terra della stessa struttura. Inoltre ci sono 15 posti di neonatologia riservati a neonati fisiologici. A questi si aggiungono sei posti per neonati necessitanti di cure intermedie. E altri 4 di terapia intensiva neonatale”.

I trasporti sanitari saranno curati per via aerea dall’Agenzia Regionale per l’Emergenza-Urgenza (Areu) di Regione Lombardia che trasferirà i bambini ucraini in condizione di maggiore fragilità sanitaria a Milano, presso il Fatebenefratelli e la clinica Macedonio Melloni.

“La macchina organizzativa e solidale lombarda è pronta – conclude Letizia Moratti – attendiamo solo le istruzioni dalla Farnesina con le modalità operative per procedere.”

L’assessorato al Welfare di Regione Lombardia ha inoltre dato disponibilità al Prefetto di Milano per la conversione di alcuni ‘Covid Hotel’ in centri di accoglienza per profughi ucraini.

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