Guerra in Ucraina, Gianluigi Paragone, leader di Italexit: "No ad alcun intervento armato. No all’acquisto di armi. No alle sanzioni. Sì a una trattativa vera, politica, senza buoni e cattivi iscritti a ruolo per un gioco di propaganda".
"La Germania si riarma, l’Unione europea comprerà armi (come ha comprato i vaccini? Con trattative via sms?) e lo stesso farà l’Italia. E' in atto un pericoloso gioco delle parti, inviare armi in Ucraina non è la via per arrivare alla pace", afferma Gianluigi Paragone, leader di Italexit. "Questo governo ha chiuso gli occhi dinanzi all’art. 32 della Costituzione creando più danni, dolori e divisioni della stessa pandemia. Non si ripeta tragicamente questo errore, chiudendo gli occhi dinanzi all’art. 11 della Costituzione e si riprenda la nostra vocazione di mediazione internazionale che ha reso il Popolo italiano un popolo di fratellanza e amicizia. No allo stato di emergenza. No ad alcun intervento armato. No all’acquisto di armi. No alle sanzioni. Sì a una trattativa vera, politica, senza buoni e cattivi iscritti a ruolo per un gioco di propaganda".