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Attualità, Sociale

"Si tutelino i bambini"

La lettera aperta/appello di AILA (Associazione Italiana Lotta Abusi), sottoscritta da numerose altre realtà associative, per la tutela dei bambini ucraini.

Una lettera aperta/appello indirizzata al segretario generale delle Nazioni Unite, alla presidente del Parlamento Europeo e al presidente della Repubblica Italiana. A scriverla è AILA (Associazione Italiana Lotta Abusi), con la partecipazione di numerose altre realtà associative, "Perché visto quanto sta avvenendo in Ucraina uno dei maggiori rischi è che, come sempre, a pagare il prezzo più alto di una guerra siano i bambini. Dal 1999, il Consiglio delle Nazioni Unite ha chiesto ai Governi membri di dedicare particolare attenzione al destino, appunto, dei bimbi nei conflitti armati e, quindi, questa missiva vuole essere proprio un monito affinché venga garantito loro il fondamentale e importante rispetto e la massima attenzione".

Nello specifico, si chiede: "Che siano assicurati i diritti dei minori anche nel momento di arrivo alla frontiera con uno dei Paesi europei o di quelli che hanno siglato un accordo di adesione all'Unione Europea, per non plungarne la sofferenza e il trauma patito; quindi, che siano applicate le direttive europee, delle convenzioni internazionali e delle leggi dei singoli Stati, in materia di diritto di famiglia e tutela dei più piccoli; ancora che le autorità nazionali e internazionali vigilino sull'attuazione corretta di tali indicazioni, nonché sui protocolli medici e psicologici, favorendo la diffusione delle esperienze positive dei Paesi più progrediti in questo particolare settore verso gli altri. E, infine, che ci sia il rispetto di quanto previsto dall'articolo 80 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, attivando canali sicuri per l'allontanamento dei minori dai siti di guerra e individuando luoghi di accoglienza, mediante progetti di ricollocamento presso gli Stati UE, come avvenuto in casi precedenti, in particolare tutelando i bimbi stranieri non accompagnati e in condizione di vulnerabilità".

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