Tamara Senyushko era molto conosciuta a Buscate: era la titolare di “Mozzarella pomodoro”, ora dall'Ucraina coordina gli aiuti per i suoi connazionali. Ecco come sostenerli.
Tamara Senyushko era molto conosciuta a Buscate: era la titolare di “Mozzarella pomodoro”, pizzeria d'asporto in centro al paese. Due anni fa la sua comunicazione: “Chiudo tutto per tornare al mio Paese. Devo aiutare, devo fare qualcosa per la mia gente”. La Russia qualche anno prima aveva già invaso la Crimea, sostenendo i separatisti filorussi nel Donbass, e lei scalpitava da qui in Italia, per poter aiutare.
È tornata là a fine 2019: quando tutti scappano dal conflitto, lei invece ci è andata. Coraggiosa come poche, quando andavo da lei a prendere la pizza, mi diceva sempre: “Tu sei una grande donna”. Conosceva Matteo e gli voleva un bene dell'anima. La stima era ed è reciproca.
L'ho persa di vista, Tamara, in questi anni. Dopo che Matteo è morto, la vita mi ha portato a occuparmi di altre cose. Ma quando l'altro giorno, è stato sganciato il primo missile, con la dichiarazione di guerra di Putin, il primo pensiero è andato a lei.
L'ho ritrovata più combattiva che mai: “Sto bene. Io mi trovo nella regione sudoccidentale di Cernivtsi, al confine con la Romania, stanno bombardando a 150 km da noi. Hanno messo dappertutto posti di blocco, dichiarando stato di guerra. Il collegamento telefonico va e viene, Internet ancora funziona bene. Le persone cercano di mantenere la calma e la mente fredda, pronti per aiutare. Ci stiamo preparando ad accogliere 3 mila bambini dagli orfanotrofi che stanno evacuando dalle zone limitrofe. Stiamo preparando gli appartamenti per gli studenti, gli spazi comunali, tante famiglie sono disposte a dare riparo a questi bambini. I nostri soldati comunque sono pronti a partire per il fronte”.
“Siamo nati nel 2010 come associazione culturale per mettere in contatto le nostre due culture e i nostri due Paesi – mi racconta al telefono Fabio Prevedello, fondatore e presidente onorario dell'Associazione Nazionale Italia-Ucraina Maidan – ma da qualche anno, da quando il conflitto è scoppiato in Ucraina, ci siamo trasformati in associazione umanitaria: in questi anni abbiamo fatto arrivare in loco più di 300 tonnellate di aiuti umanitari”.
Cosa serve in Ucraina ora? “Serve di tutto. Sacche per il sangue, perché i donatori si stanno adoperando, ma non vi sono più contenitori; materassini, sacchi a pelo, pannolini, assorbenti... Tutto ciò che serve di prima necessità, per aiutare soprattutto le mamme e i profughi che stanno per arrivare nella regione dove abita Tamara, verso la Romania. Noi come associazione ci stiamo adoperando con Croce Azzurra Buscate per fare arrivare quanto prima un'autoambulanza sul posto. Ma come Associazione abbiamo già anche attivato una raccolta fondi e materiali, tramite il nostro sito. I Sindaci dell'Altomilanese hanno già aperto un conto corrente per aiutare concretamente”.
Ecco allora cosa si può fare per dare una mano in concreto: per fare un versamento all'iniziativa intitolata: “SOS UCRAINA ALTOMILANESE”, istituita dalla conferenza dei Sindaci dell'Altomilanese, questo è l'iban: IT76I0103032420000063126862. Le risorse raccolte saranno poi destinate a iniziative e progetti specifici, in collaborazione con le Associazioni cittadine che sono in contatto con la comunità ucraina.
Per sostenere la raccolta fondi, lanciata dall'associazione Italia-Ucraina Maidan, questo è il link: http://www.italia-ucraina.it/it/raccolta-fondi.
“Servono anche beni materiali, come: assorbenti per le donne, pannolini per bambini, omogeneizzati, coperte, taniche di benzina, tè, caffè, giocattoli, materassini, sacchi a pelo... Chiediamo ai Sindaci della nostra zona se possono mettere a nostra disposizione un magazzino o dei locali in cui stipare tutti i beni, per poi cercare di farli arrivare sul territorio. Sulla nostra pagina Facebook faremo sapere le modalità per raccogliere questi materiali”, conclude Prevedello.
Per seguire aggiornamenti in diretta, anche dalla popolazione sul luogo, ecco il link: https://www.facebook.com/groups/438288769587678/.
Qui invece il link all'associazione Italia-Ucraina Maidan: https://www.facebook.com/italiaucrainamaidan
“Niente lacrime! Io credo nella nostra vittoria perché vorrei ospitare tanti buscatesi a casa mia”, scrive Tamara.
Non è più il momento delle parole, ma del fare. Non lasciamoli soli, i prossimi potremmo essere noi.