Guerra in Ucraina: Oleh, ormai da anni in Italia, ma ucraino di origine. "Quello che sta succedendo è terribile. Ho sentito i miei familiari che sono là: c'è tanta paura".
La porta che si apre: Oleh, come ogni giorno, è al lavoro nella sua palestra di Turbigo, ma, inevitabilmente, la testa è altrove. I pensieri, infatti, che si mischiano con la preoccupazione e l'angoscia e, in fondo, altrimenti non potrebbe essere, perché da ore ormai l'Ucraina, la 'sua' Ucraina, là da dove qualche anno fa si è trasferito per venire in Italia (però dove oggi ha ancora diversi parenti e amici), è in guerra.
"Quello che sta accadendo è terribile - racconta - Non ci volevo credere, invece, purtroppo, parlando con alcuni familiari che abitano proprio lì, ho avuto la conferma di quanto avevo appena sentito in televisione o letto sui siti dei giornali italiani e del mondo e sui social".
Militari, aerei, carri armati, bombardamenti. "Tutti piangono; tutti hanno paura - continua - Fa male, malissimo, essere lontani e ascoltare al telefono la grande paura delle persone care, senza poter fare nulla per loro. Troppo spesso diamo per scontato determinate cose, mentre non ci rendiamo conto davvero di ciò che è fondamentale e, in modo particolare, dell'importanza della vita e della pace. La mente, mai come adesso, è solo e soltanto in Ucraina, per cercare di capire l'evolversi della situazione e avere sempre maggiori informazioni. Certo, non possiamo negare come da giorni e giorni, ormai, si capiva che il contesto fosse critico, ma, personalmente, mai avrei pensato che si sarebbe arrivati a questo punto".
"E' TUTTO TERRIBILE. FA MALE, MALISSIMO"