L'atterraggio poco prima delle 12 di lunedì. La bandiera olimpica è arrivata a Malpensa e, adesso, comincia, ufficialmente, il percorso verso 'Milano-Cortina 2026'.
L’atterraggio poco prima delle 12. L’attesa che si è trasformata in emozioni e che, inevitabilmente, si è mischiata con la gioia. Da Pechino a Malpensa: si è concluso un viaggio, ma subito ne è ricominciato uno nuovo e altrettanto bellissimo. Pronti dunque, perché c’è da scrivere un’altra, o meglio più e più pagine di sport e proprio dallo scalo della provincia di Varese ecco che si è voluti ripartire. Lì, nientemeno che con quella bandiera olimpica che ha accompagnato i nostri Azzurri in Cina, lì lunedì con la stessa (e con un gruppo della delegazione italiana, tra cui anche gli atleti Arianna Fontana, Federica Brignone, Francesca Lollobrigida e Amos Mosaner), allora, si è dato, ufficialmente, il via al percorso che ci porterà alle prossime olimpiadi invernali ‘Milano-Cortina 2026’. Quattro anni, insomma, ci aspettano; quattro anni di lavoro, per provare ad essere ancora una volta protagonisti sul palcoscenico mondiale.
Giovanni Malagò - Consapevolezza e responsabilità: sono le due parole che più di tutte sottolinea il presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Mai come oggi, infatti, abbiamo tutti gli occhi del mondo puntati addosso. E mai come oggi, inoltre, c’è una grande voglia nelle discipline invernali di tornare ad essere protagonisti nella nostra cara Europa e l’appuntamento di ‘Milano-Cortina 2026’ sarà, pertanto, un importantissima occasione. Fondamentale, allora, durante i prossimi quattro anni sarà fare squadra e lavorare fianco a fianco per mettere i vari tasselli che ci permetteranno di arrivare ai Giochi Olimpici nel migliore dei modi. Pronti a guardare il presente e il futuro con attenzione, impegno, passione e amore per lo sport”.
Attilio Fontana - Il grazie, innanzitutto, agli atleti e, poi, quel messaggio specifico, appunto, per l’appuntamento che ci attende nel 2026. “Ringrazio di cuore i nostri atleti, che sono i veri interpreti di questo grandissimo evento - dice il presidente della Lombardia, Attilio Fontana - Da oggi abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso, perciò dobbiamo lavorare sodo. È la prima volta nella storia, infatti, che i Giochi Olimpici Invernali vengono ospitati da due territori invece che in una città. Un’occasione unica, dunque, per la Lombardia, per mostrare quanto siamo efficienti insieme e appassionati di sport e delle nostre due terre. Ciò significa anche affrettare la realizzazione delle opere, fondamentali per le competizioni e per il collegamento dei territori”.
Beppe Sala - Parla di grandi emozioni il sindaco di Milano Beppe Sala, ma, allo stesso tempo, ovviamente, vuole che ci si soffermi sulla parte che, da qui al 2026, sarà fondamentale, ossia quella del lavoro per preparare al meglio l’evento. “Importantissima, quindi, sarà e dovrà essere la collaborazione. Bisognerà, insomma, essere uniti, perché di fronte abbiamo una grande, grandissima manifestazione. Se, innanzitutto, allora gli organizzatori e le istituzioni avranno l’importante compito di progettare e realizzare quanto necessario, contemporaneamente servirà condividere i singoli passaggi anche con la parte sportiva, vero e proprio fulcro dell’appuntamento che tra quattro anni ci porterà ad essere protagonisti nel mondo intero”.
VERSO 'MILANO-CORTINA': LA BANDIERA A CINQUE CERCHI A MALPENSA