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Energia & Ambiente, Milano

Rischio idrogeologico: messa in sicurezza

La giunta regionale, su proposta dell'assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, di concerto con l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi, ha approvato gli interventi di messa in sicurezza del territorio da attuare nell'ambito del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico (secondo quanto previsto nel piano 'Proteggi Italia').

La giunta regionale, su proposta dell'assessore al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni, di concerto con l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, Fabio Rolfi, ha approvato gli interventi di messa in sicurezza del territorio da attuare nell'ambito del Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico (secondo quanto previsto nel piano 'Proteggi Italia').

RISCHIO IDROGEOLOGICO, GLI 11 INTERVENTI IN DETTAGLIO - "Undici interventi - ha spiegato l'assessore Foroni - che verranno realizzati con finanziamenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Casa Italia, pari a 20.883.150 euro. L'obiettivo principale è rimettere in efficienza opere idrauliche destinate a una pluralità di obiettivi per salvaguardia e messa in sicurezza del territorio: difesa del suolo, regimazione delle acque, anche ai fini irrigui e l'equilibrio ecologico dei corpi idrici. Un grande passo avanti per la prevenzione in relazione al rischio idrogeologico, tema da sempre molto caro a Regione Lombardia. Nel presente Piano è prevista, inoltre, la realizzazione di una vasca di laminazione a Inzago e Masate, in provincia di Milano".

L'elenco degli interventi idraulici è stato individuato a seguito di istruttoria degli uffici regionali, a cui è seguita una valutazione positiva dell'autorità distrettuale di bacino del fiume Po.

"Finanziamo interventi promiscui, irrigui e di difesa idrogeologica - ha detto l'assessore Rolfi - che avranno un forte impatto anche in ambito agricolo. Razionalizzare la risorsa acqua è fondamentale per la produttività delle aziende anche alla luce dei cambiamenti climatici che stanno danneggiando il comparto. Un lavoro di squadra con i consorzi di bonifica per realizzare opere attese dai territori e dalle filiere produttive".

"Il tema dell'uso dell'acqua sarà centrale anche nel prossimo Piano di sviluppo rurale - ha aggiunto Rolfi -. Vogliamo consentire alle imprese di avere la risorsa nei tempi e nei modi adeguati alla produzione agricola e contestualmente mettere in sicurezza le aree agricoli e ambiti urbani dove passano i reticoli consortili".

Regione e Autorità di Bacino del fiume Po hanno, inoltre, messo a disposizione di Casa Italia ulteriori 4 milioni di euro da destinare ad eventuali nuovi interventi di messa in sicurezza.

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