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Attualità, Energia & Ambiente, Milano

'Futuro Presente'

'Futuro Presente': è questo il claim della nuova campagna istituzionale, on air in questi giorni sui principali media italiani, con cui Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, intende raccontare la propria identità.

'Futuro Presente': è questo il claim della nuova campagna istituzionale, on air in questi giorni sui principali media italiani, con cui Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, intende raccontare la propria identità, in particolare alle nuove generazioni. Ambiente, transizione ecologica, economia circolare, sviluppo sostenibile del territorio: oggi Gruppo CAP non è soltanto l’azienda che gestisce uno dei più grandi poli dell’acqua del Paese, ma una vera e propria “utility green che costruisce oggi il mondo di domani”, come recita il pay off della campagna di comunicazione.

“Il 2022 si apre con la nuova campagna che lancia CAP come player centrale dell’economia circolare. Un’azienda green, impegnata e responsabile, capace di trasformare con processi sostenibili il territorio e migliorare la qualità della vita dei cittadini, spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP - Se per molti la salvaguardia dell’ambiente è un’ipotesi ancora lontana, con un orizzonte al 2060 o al 2050, e i più ottimisti guardano al 2030, per CAP il futuro è già presente. Un impegno chiaro, fatto di investimenti, iniziative e progetti attraverso i quali vogliamo parlare anche alla generazione di ragazzi tra i 12 e i 25 anni, destinati a essere i protagonisti di battaglie cruciali per le sorti del pianeta”.

CAP da sempre assicura ai cittadini della Città metropolitana di Milano acqua buona, sana e di altissima qualità. Insomma, l’acqua fa parte del suo DNA. E l’acqua ha la capacità di trasformare il mondo in cui viviamo, portandolo verso il futuro. Ecco perché l’azienda pubblica ha da tempo avviato progetti di economia circolare che mirano a trasformare ciò che fino a non molto tempo fa era considerato uno scarto – dai fanghi di depurazione alla cellulosa, dai rifiuti ai prodotti alimentari scaduti – in risorse preziose per preservare l’ambiente e contribuire alla crescita sostenibile del territorio.

Primo fra tutti la BioPiattaforma, il primo polo di economia circolare carbon neutral in Italia, che impiega le migliori tecnologie disponibili per trasformare i fanghi e rifiuti organici in energia termoelettrica e biometano, biocarburante a basso impatto ambientale. Tecnologia, ricerca e sviluppo sostenibile sono i pilastri sui quali CAP vuole costruire il futuro, e che già oggi hanno portato l’azienda a sviluppare i sistemi di telecontrollo e sensoristica IoT (Internet of Things) per monitorare i processi industriali, sistemi digitali di modellazione 3D per mappare la rete e i cantieri, “contatori intelligenti” in grado di raccogliere i dati relativi alla gestione delle reti ed eventuali perdite, la robotica per migliorare la gestione di impianti da remoto.

Gli investimenti in ricerca e sviluppo che fanno del Centro Ricerche Salazzurra, uno degli hub nazionali e internazionali per il sistema idrico integrato più prestigiosi. E l’importante supporto che l’azienda dà alle amministrazioni locali per salvaguardare il territorio della Città metropolitana con progetti urbani sostenibili e green. Una strategia che aderisce ali obiettivi di transizione green al centro dell’Agenda Europea e in linea con gli obiettivi previsti dal PNRR.

La campagna di comunicazione on air a febbraio prevede una pianificazione su stampa, web e digital, accompagnata da anche un’attività mirata su di video display e spot TV sul canale La7. Nella campagna stampa, che si compone di 4 soggetti, pianificata off e online sulle edizioni milanesi del Corriere della Sera e La Repubblica, in prima linea c’è il binomio ambiente e giovani e il loro impegno nelle attività di sensibilizzazione contro il cambiamento climatico.

Un tema che CAP che ha affrontato in modo specifico nel 2021 con un progetto impattante e disruptive come The Source, il ciclo di podcast di climate fiction ambientato in una Milano, anno 2035, rimasta senz’acqua. Un racconto distopico che, oltre richiamare il tema della crisi climatica, vuole sensibilizzare i cittadini a un utilizzo più consapevole della risorsa idrica.

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