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Magenta

"PEBA serviva da tempo"

Dopo via Lomeni, piazza Kennedy e via Roma, continuano a Magenta i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche che stanno al momento interessando via S. Crescenzia.

Dopo via Lomeni, piazza Kennedy e via Roma, continuano a Magenta i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche che stanno al momento interessando via S. Crescenzia, nel tratto tra via Garibaldi e via S. Martino.

Per consentire gli interventi è stato disposto il divieto di transito e sosta su entrambi i lati della carreggiata dal 7 al 16 febbraio, salvo fine anticipata dei lavori. Molti cittadini hanno, però, evidenziato come nella mattinata di martedì la viabilità magentina sia rimasta completamente bloccata dall’intervento, con traffico impazzito nella zona delle scuole Baracca e Santa Caterina, interessate dalla chiusura della via.

“Molti cittadini ci hanno segnalato che sarebbe stato utile mandare un avviso nelle scuole. Aggiungo che l’assessore alla viabilità è anche assessore all’istruzione a Magenta [Simone Gelli, ndr]: forse uno sforzo di comunicazione in più avrebbe potuto fare la differenza” ha commentato Silvia Minardi, capogruppo di Progetto Magenta, da sempre particolarmente attento alla tematica dell’abbattimento delle barriere architettoniche che definisce “Una priorità assoluta per il mandato 2022-2017”.

Gli sforzi dell’attuale Amministrazione nel raggiungimento di tale obiettivo, però, appaiono alla forza di opposizione quantomeno limitati: “Meno male che questa Amministrazione si accorge che esistono le barriere architettoniche! Se così si possono chiamare questi interventi, in cui nel migliore dei casi si sta rifacendo qualche marciapiede. In via Cattaneo quelli sono stati rifatti, ma tutte le criticità che hanno portato anche a delle cadute e a degli infortuni permangono: vi invito a percorrere a piedi questa strada sul lato dei negozi, ci si rende immediatamente conto che un passeggino, una carrozzina, una persona con difficoltà di movimento ha esattamente le stesse difficoltà di prima dell’intervento”.

La città di Magenta si sarebbe dovuta dotare da tempo di un piano PEBA (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche), che permetta di conoscere il grado di accessibilità e di fruibilità della città, ma ad oggi tale piano non è ancora stato completato. “Sembrano proprio azioni di mera facciata, come il rifacimento dei marciapiedi in via Roma solo da un lato, davvero inspiegabile - conclude Minardi - Giusto per dire “si è fatto qualcosa” a pochi mesi dalle elezioni”.

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