La svolta arriva nella primavera del 2020, quando il DS della Pro Patria, Sandro Turotti, lo nota e decide di portarlo a Busto Arsizio... quindi il Frosinone... e la Juventus.
Quando la vita ti riserva degli ostacoli, prendi un bel respiro, dai tutto te stesso e salta. Potrebbe essere una frase motivazionale, una di quelle che possiamo trovare in alcuni libri. Invece è il punto di partenza del riscatto di un ragazzo e del suo sogno che si avvera. Chiedere a Federico Gatti. Nato a Rivoli 23 anni fa, di professione calciatore. Talentuoso difensore che negli ultimi giorni ha fatto parlare molto di sé. Ma il suo nome, come vedremo a breve è molto legato alla città di Busto Arsizio, in special modo ai colori della Pro Patria. Una foto, a soli tre anni, lo ritrae con il pallone fra i piedi. La sua gavetta parte da lì. I primi calci con suo padre, le giovanili nell’Alessandria e poi a farsi le ossa nel calcio di provincia. Pavarolo in Eccellenza e poi Verbania in Serie D. E’ un calcio di provincia, fatto di sacrifici e campi pesanti. Una carriera che non decolla, la difficoltà di emergere e un ruolo inizialmente non adeguato alle proprie caratteristiche. Ed è proprio in quegli anni che Federico trova la spinta e la determinazione che lo hanno reso l’uomo e il giocatore che è adesso. Si perché per aiutare economicamente la propria famiglia, lavorava come muratore e serramentista di giorno e alla sera si allenava duramente. La voglia di arrivare a tutti i costi e quel sogno che era momentaneamente chiuso in un cassetto. La svolta arriva nella primavera del 2020, quando il DS della Pro Patria, Sandro Turotti, lo nota e decide di portarlo a Busto Arsizio. Il passaggio di categoria non lo spaventa e si cala in una realtà nuova con incredibile facilità. Disputerà una stagione di altissimo livello, dove si guadagna il grado di titolare inamovibile, diventa uomo squadra e beniamino dei tifosi. Durante la partita esterna contro il Lecco trova il suo primo gol tra i professionisti. Chiuderà una stagione magica, sia a livello personale ma anche di squadra, raggiungendo i play‐off di Serie C. Ovviamente le sue prestazioni non passano inosservate e a giugno scorso arriva la grande occasione. Il Frosinone lo acquista a titolo definitivo e per lui inizia l’avventura nella serie cadetta. Sei mesi da urlo. L’ex campione del mondo Fabio Grosso, allenatore dei frusinati, gli affida le chiavi della difesa: sarà la svolta definitiva. Carisma, prestazioni di livello, condite con addirittura tre gol. Neanche il tempo di concludere il girone di andata e il nome di Federico è sul tacquino dei direttori sportivi di mezza Italia, e non solo. Poi la chiamata che non puoi rifiutare. Con un blitz di mercato, la settimana scorsa, viene acquistato dalla Juventus. Contratto fino al 2026, anche se concluderà la stagione con il Frosinone. Troppo importante per la squadra laziale il suo apporto per provare a conquistare la massima serie. Il sogno di quel bambino di tre anni con il pallone fra i piedi si è realizzato, ma c’è la convinzione che per lui questo non sarà un punto di arrivo, ma come sempre di partenza. La fame di vittorie e la voglia di vincere trofei lo spingeranno a non risparmiarsi mai e a dare sempre il massimo. Come tanti anni fa è pronto a chiudere gli occhi, dare tutto sé stesso e fare ancora l’ennesimo salto.