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Cultura, Magenta

Colombini e Magna

3 febbraio a Magenta: da un lato la grande tradizione di festa in memoria di San Biagio, dall'altro un evento molto più doloroso che riporta a giovani morti partigiane.

Per la comunità di Magenta la data del 3 febbraio ha una doppia valenza. Sicuramente la grande tradizione di festa in memoria di San Biagio, ma anche un evento molto più doloroso che riporta a giovani morti partigiane.
"Sono passati 78 anni dalla morte di Ambrogio Colombini e Virginio Magna. Due giovani come tanti, che per aver detto no alle ingiustizie hanno visto la loro vita finire, portata via da persone che in tempo di pace avrebbero potuto essere conoscenti o amici - commenta Enzo Salvaggio - Resta doveroso ricordarli e ricordare i difficili anni in cui hanno vissuto, come monito ma anche come simbolo di una comunità unita contro odio e oppressione. Concludo con una fotografia di qualche anno fa con i membri dell'Anpi Magenta, che sempre ringrazierò per la loro opera di testimonianza del nostro passato e di salvaguardia del nostro futuro.
Da poco è uscito il libro "I delitti del fascismo a Magenta nel 1944" a cura dello storico Mario Comincini e del Centro Studi Kennedy che ricostruisce minuziosamente quello che accadde quel giorno e il processo che ne seguì. Approfitto per consigliarne la lettura".

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