La “cimice marmorata asiatica” è un insetto arrivato dalla Cina ed è particolarmente pericolosa perché in Italia non ci sono nemici naturali. Da pere a soia milioni di danni nei campi.
Con la sua capacità di colpire oltre 300 specie di piante, la cimice asiatica rappresenta ormai un flagello per le campagne della Lombardia dove negli ultimi anni ha provocato milioni di danni con perdite produttive dalle mele alle pere, dal mais alla soia. È importante quindi non abbassare la guardia, dando continuità all’azione di monitoraggio e contrasto e garantendo un adeguato sostegno alle aziende colpite. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in merito a quanto annunciato dall'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi in occasione del pagamento dell'ultima tranche di risarcimenti alle aziende agricole.
La “cimice marmorata asiatica” è un insetto arrivato dalla Cina ed è particolarmente pericolosa perché in Italia non ci sono nemici naturali e perché – sottolinea la Coldiretti – è particolarmente prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta. Le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto. La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari.
Dalla cimice asiatica alla Popillia japonica, dal tarlo asiatico alla diabrotica, dal cinipide del castagno alla Drosophila suzukii, sono sempre di più le specie aliene che distruggono i raccolti della Lombardia, favorite dai cambiamenti climatici sempre più evidenti. Secondo le ultime stime a livello nazionale – conclude la Coldiretti – salgono a oltre un miliardo i danni causati dall’invasione di insetti e organismi alieni arrivati nelle campagne italiane con gravissimi effetti sul piano ambientale, paesaggistico ed economico.