Intanto, i comuni si sentono esclusi da SEA ed ENAC
Continua a far discutere la probabile espansione di Malpensa: SEA ed ENAC hanno previsto una presentazione il prossimo martedì 8 febbraio presso il Terminal 1, un incontro rivolto a coloro che sono coinvolti nelle attività degli aeroporti (dalle compagnie aeree alle società di catering, ecc...); nella lettera di convocazione non risultano, però, invitati i comuni, tra cui Nosate, interessata direttamente dalla questione. Ci sono degli step obbligatori per arrivare a una decisione definitiva: la descrizione delle opere di manutenzione, del piano del traffico, dei costi, dei tempi e delle ricadute ambientali. Sono stati, così, finalmente resi pubblici alcuni documenti del progetto: tra gli altri, le curve di rischio calcolate per i comuni e, pertanto, per Nosate, che se approvate andrebbero ad introdurre delle aree del territorio nelle quali gli indici di edificabilità dovranno essere ridotti. “Non abbiamo approvato tali curve di rischio, rimandando al mittente quanto ricevuto, in quanto le attuali informazioni non sono sufficienti per effettuare le valutazioni richieste e, soprattutto, non è possibile introdurre limitazioni ai PGT comunali sulla base di un progetto, quello della terza pista, non ancora approvato - sostiene l’Amministrazione comunale - Vogliamo, tuttavia, ribadire ancora una volta che una terza pista non serve: secondo i dati ufficiali Assaeroporti, pubblicati qualche giorno fa, Malpensa lo scorso anno ha gestito 18,9 milioni di passeggeri. Ricordiamo che nel 2007 ne aveva gestiti ben 24,5 e che il limite di saturazione con le attuali due piste è di 30 milioni circa. Inoltre la relazione tecnica allegata al Contratto di Programma SEA riporta che: “La diminuzione del traffico aeroportuale registrata nel corso degli ultimi anni comporta un allontanamento nel tempo delle prevedibili situazioni di saturazione della capacità offerta dal sistema di piste, poiché i volumi di traffico del 2007 potranno essere recuperati solo tra alcuni anni."