Sport, Nerviano
Era il 18 gennaio 1977: quel giorno se ne andò per sempre Luciano Re Cecconi, nervianese 'doc' e centrocampista della Lazio. In paese, però, il suo ricordo è sempre vivo.
Era il 18 gennaio 1977. Quel giorno il centrocampista della Lazio Luciano Re Cecconi, nervianese doc e giovane calciatore di belle speranze e con uno scudetto già cucito sulla maglia con i colori biancazzurri nel 1973-74, entrò in una gioielleria con l'intenzione di simulare scherzosamente una rapina e finì con il pagare con la vita a soli ventinove anni. L'ex giocatore, oltreché della Lazio, anche di Pro Patria e Foggia uscì quindi tragicamente di scena. E la sua eredità calcistica fu di 36 presenze con la Pro Patria, 74 con il Foggia e 109 con la Lazio irrobustite da sei reti e due presenze con la nazionale azzurra. L'ex sindaco Massimo Cozzi, come ogni anno, ha scelto di riservargli un commosso ricordo non soltanto rendendogli omaggio con le parole, ma anche esponendo l'immagine di una gigantesca bandiera "Che sventola all'Olimpico in curva nord in ogni partita della Lazio". Un re di Roma che troppo presto ha abdicato alla vita e non aveva dimenticato la sua Nerviano. Che, dopo quarantacinque anni dalla scomparsa, lo porta sempre in un angolo di cuore.