Hanno attraversato l'Italia. Sono partiti da Cosenza o da Firenze, da Milano o da Lauria, per arrivare davanti ai forni e prendere per la gola la giuria con la loro bravura, la loro creatività, il loro buongusto. Concorrenti d'eccezione per una giuria d'eccezione. Si tratta del 'King of Pizza', la gara ideata da Dovilio Nardi, tra l'altro presidente della NIP, la Nazionale Italiana Pizzaioli, che con il suo team.
Hanno attraversato l'Italia. Sono partiti da Cosenza o da Firenze, da Milano o da Lauria, per arrivare davanti ai forni e prendere per la gola la giuria con la loro bravura, la loro creatività, il loro buongusto. Concorrenti d'eccezione per una giuria d'eccezione.
Si tratta del 'King of Pizza', la gara ideata da Dovilio Nardi, tra l'altro presidente della NIP, la Nazionale Italiana Pizzaioli, che con il suo team, nei 500 metri quadrati dei suoi studios di Forlì, oltre ad insegnare e a far insegnare come si fa una buona pizza, ha creato anche questo concorso che vede in campo pizzaioli di ogni parte d'Italia e che sarà trasmesso da Canale Italia e Sky 937. Le puntate registrate a gennaio sono state condotte dalla fotomodella Francesca Buonaccorso e la giuria è stata singolare e, anche, curiosa: accanto ai giudici tecnici (e loro stessi pizzaioli) c'erano il campione del mondo di automobilismo Matteo "Babalus" Sottoponte ed il "cronista della gastronomia" Edoardo Raspelli. I concorrenti, tre per volta, dovevano cimentarsi in due prove diverse. Nella prima dovevano presentare la loro "pizza del cuore", quella che era a loro parere la più buona (anche, magari, vedendo le scelte dei clienti del loro locale).
Nella seconda prova avevano davanti uno "scrigno magico", un piccolo contenitore con all'interno ingredienti uguali per tutti che dovevano utilizzare al meglio per fare una pizza entro 8 minuti al massimo. Dietro ogni pizzaiolo una storia, un braccio ed un cuore: molti hanno utilizzato soprattutto i prodotti del loro territorio, dalla cipolla di Tropea Calabria, alla mozzarella di bufala campana, dalle acciughe di Cetara ai limoni di Sorrento, dal prosciutto crudo di Parma ai carciofi di Albenga... Dietro ogni pizzaiolo una storia: da quello che, negli anni, dal piccolo forno di ragazzo ha creato un impero con un ristorante di 1700 coperti, al profugo albanese che, arrivato a 16 anni in Italia se non in miseria comunque non certo con motoscafo d'alto bordo, oggi manda avanti una pizzeria con cinque dipendenti. Ad oggi sono state registrate le prime otto puntate e prossimamente sarà possibile registrare la finalissima che vedrà l'incoronazione del nuovo King of Pizza. Le premiazioni di questa seconda stagione verranno fatte in Valle d'Aosta, a Gressoney Saint-Jean, nel castello della Regina Margherita di Savoia, per concessione della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Valle D'Aosta.