L'Istituto Maria Ausiliatrice ospita Karma on the Road per parlare di diversità e disabilità. La toccante testimonianza di Luca e Giulia.
“Voi ci vedete e non notate nulla di strano: due mani, due braccia, due gambe… ecco, no, io non ho una gamba. Il 4 agosto 2016 sono stato investito da un'auto e dopo più di un anno fermo a letto, due anni di fisioterapie e quaranta interventi chirurgici, nel 2019 tutti i medici convennero che l'amputazione della gamba sinistra fosse l’unica soluzione”. È cominciata così la toccante testimonianza di Luca e Giulia ai ragazzi delle classi 2^A e 2^B della Scuola secondaria di I grado dell'Istituto Maria Ausiliatrice di Castellanza. Gli alunni hanno incontrato i fondatori della onlus Karma on the Road nell'ambito di un progetto incentrato sulla diversità e dei tanti modi che esistono di essere diversi, arrivando a capire che tutti siamo differenti, tutti siamo unici, ma proprio per questo siamo semplicemente... noi. Il progetto no-profit Karma on the Road nasce dalla consapevolezza di poter seminare del bene lungo la strada e di poter tornare in sella nonostante le difficoltà: in seguito all'incidente, Luca capisce di non dovere abbandonare la moto e si lancia con Giulia in un viaggio fino a Dakar in cui trasformare inutili sprechi in risorse preziose in collaborazione con Le gs4 Africa, che recupera protesi usate da destinare ai bisognosi dei paesi del continente africano. L'anno successivo, la coppia si imbarca in un giro d’Italia in bicicletta per raccogliere dispositivi protesici usati da privati e strutture ortopediche. I rappresentanti della onlus hanno raccontato agli alunni IMA la loro esperienza e la loro voglia di essere concretamente al fianco di chi vive la disabilità, rispondendo alle tante domande e curiosità dei ragazzi. L'incontro è uno dei tasselli di un progetto interdisciplinare dedicato alla diversità, che ha portato gli studenti delle classi seconde ad analizzare vari significati dell’essere differenti grazie a molteplici approcci disciplinari: dalla disabilità fisica e mentale al Baskin, uno sport inclusivo ispirato al basket che permette a normodotati e disabili di giocare insieme nella stessa squadra; dalla Sindrome di Down raccontata dalla letteratura fino alla diversità culturale di Italia e Spagna, in un piano di lavoro che ha visto collaborare in maniera sinergica i docenti delle classi e le varie discipline di studio. Il progetto è stato al centro di un'aula tematica allestita nel corso dell’open day dell'istituto lo scorso 15 gennaio, con la realizzazione di un ‘muro della diversità’ che ha portato gli alunni a trarre personali conclusioni su questa tematica. I ragazzi, inoltre, si sono cimentati nella realizzazione di alcune videoconferenze ispirate al format dei TEDTalk e nella realizzazione di favole per bambini che spieghino anche ai piccolissimi la bellezza dell’essere tutti diversi a modo nostro.