In onore dei salvatori della famiglia Mohlo e di tutte le vittime della Shoah
La città di Magenta si è stretta ieri per celebrare la Giornata della Memoria e rendere omaggio ai concittadini che si batterono per difendere i diritti dei più deboli. Caterina Vaiani, Antonio Garbini, Angelo Cerioli detto Gin, Maria Vaiani Cerioli, Dina Cerioli, Battista Magna detto Delio: i loro nomi sono iscritti nel libro ‘I Giusti tra le Nazioni’ nel Museo dei Martiri e degli Eroi della Shoah custodito dallo Yad Vashem a Gerusalemme. A queste persone, che a rischio della loro vita salvarono la famiglia Mohlo dalla persecuzione nazifascista, è dedicata la Stele inaugurata ieri dalle Autorità magentine al termine della fiaccolata silenziosa dal Palazzo Comunale a via Diaz. È qui che sorgeva ai tempi la ‘Casa Segreta’, uno spazio ricavato all’interno della fabbrica di proprietà della stessa famiglia Mohlo, di origine ebrea, residente a Milano, che aveva deciso di riparare proprio a Magenta per sfuggire alla deportazione, aiutata da alcuni fedeli operai che lavoravano per loro. In questo 27 gennaio, inoltre, la commozione e la riflessione sono state al centro anche dell’ormai tradizionale ‘Concerto della Memoria’ tenutosi in serata presso il Teatro Lirico: i molti intervenuti hanno potuto ascoltare un repertorio di musiche considerate 'degenerate' dal regime nazista e proposte dall'Ensemble dell'Orchestra Giovanile Totem, diretta dal maestro Andrea Raffanini. Un simbolo importante, in un giorno così importante, è venuto proprio dal fatto che protagonisti del concerto siano stati i giovani; sono loro a cui va l’insegnamento più grande di questa ricorrenza, che assume un significato profondo in vista del futuro: sono i giovani che devono imparare a non ripetere gli errori e gli orrori che la storia ci mette davanti, sono loro la speranza di un futuro in cui tutto questo non possa ripetersi.