La festività, simbolo benaugurale per il nuovo anno, si è tenuta nel Parco Ghiotti di Marcallo. Una giornata rievocativa ed emozionante, quella organizzata dalla Associazione Culturale Terra Insubre.
È stata una giornata all’insegna delle tradizioni quella trascorsa sabato 11 dicembre nel Parco Ghiotti in Marcallo. La festa del vischio celebra la raccolta di questa simbolica pianta, che tradizionalmente precede le festività natalizie. Il vischio, infatti, costituiva un elemento importante della tradizione celtica, all’origine di molti miti e leggende.
La festa si è aperta a metà pomeriggio con la piantumazione di un arbusto donato al Parco Ghiotti, che successivamente è stato protagonista della vera e propria raccolta del vischio, momento clou della giornata.
Il riposo dalle fatiche della raccolta è coinciso poi con la presentazione di due particolari e interessanti conferenze legate al tema del giorno: la prima, intitolata “L’alimentazione dei Celti: cibi e attualità”, a cura di Giancarlo Minella; la seconda, redatta da Marco Peruzzi e riguardante l’importante lavoro di Gilberto Oneto, ricercatore e divulgatore dei simboli dell’identità culturale dei popoli padano-alpini.
In seguito, diversi momenti importanti e di rievocazione storica, a partire dal racconto entusiasmante di alcune leggende da parte del Bardo, ovvero un antico poeta-cantore di imprese e gesta epiche presso i popoli celtici. Successivamente, nella cornice di uno spettacolare tramonto, è stata la volta della altrettanto rievocativa “Cerimonia del vischio”, eseguita attraverso il “sacrificio” di alcuni rametti della pianta in bracieri ardenti.
La serata si è conclusa con una cena nella accogliente Sala Cattaneo, ovviamente a base di prodotti tradizionali come polenta e bruscitt, accompagnata dalla musica dal vivo della band “Ross Arpa”.
Una giornata rievocativa ed emozionante, quella organizzata dalla Associazione Culturale Terra Insubre, realizzata in Patrocinio con il Comune di Marcallo, che permette di non scordarci delle radici del nostro territorio, in vista di una benaugurante 2022.