Dopo due anni di cancellazione dello spettacolo, a causa della restrizione dovute alla pandemia, finalmente in scena al Teatro Menotti la versione definitiva di 'Far finta di essere sani', dal 14 al 31 dicembre, di Giorgio Gaber e Sandro Luporini.
Sono passati quasi 50 anni, sono tanti, ma lo spettacolo del signor G è ancora terribilmente d’attualità. Stupisce e rincuora il fatto che Gaber sia riuscito ad anticipare i tempi, a raccontare la realtà come pochi altri al mondo, ma allo stesso tempo di andare oltre. Dopo due anni di cancellazione dello spettacolo, a causa della restrizione dovute alla pandemia, finalmente in scena al Teatro Menotti la versione definitiva di 'Far finta di essere sani' di Giorgio Gaber. Monologhi e canzoni per riscoprire quel percorso narrativo con cui Gaber e Luporini nel 1973 affrontavano i temi universali del disagio sociale e generazionale, puntando l’attenzione sull’essere schizoide dell’uomo contemporaneo. Da una parte pronto agli slanci ideali, dall’altra tenuto a terra dal proprio egoismo e dai finti bisogni materiali. Temi e contenuti quanto mai attuali in questo tempo segnato dal Covid. Sul palcoscenico Andrea Mirò, artista eclettica come pochissimi altri in Italia, polistrumentista, autrice, cantante e direttore d’orchestra e Enrico Ballardini, attore, musicista e cantautore. Le musiche sono arrangiate dalla travolgente band Musica da Ripostiglio, presente da anni sui palchi dei festival di jazz e sui palcoscenici teatrali di tutta Italia. Il 31 dicembre doppia replica speciale per salutare il nuovo anno con la musica e le parole di Giorgio Gaber, alle 19 e alle 22.30 con brindisi, in rispetto delle norme anti-Covid.