Una raccolta firme promossa dal Partito Democratico per chiedere all'Amministrazione comunale di abolire la tariffa unica per il servizio mensa a scuola.
Le firme sono già molte (più di 150 solo nei primissimi giorni di raccolta), ma non ci si ferma qui. Anzi, la petizione popolare promossa dal circolo del Partito Democratico di Turbigo e Nosate e che sta coinvolgendo l’intera cittadinanza proseguirà anche nelle prossime settimane, perché su un argomento tanto importante è fondamentale riuscire a raggiungere la maggioranza della popolazione. “Nel nostro paese, infatti, c’è da anni la tariffa unica per quanto concerne la refezione scolastica - scrivono - Pertanto ogni famiglia, indipendentemente dal proprio reddito e dalla condizione economica, paga la medesima quota per poter usufruire della mensa a scuola. In altre parole, sia i nuclei familiari abbienti, sia quelli meno benestanti sono ‘messi sullo stesso piano’ e versano la stessa cifra per garantire ai loro figli il pasto a scuola. E questo dal momento che qualche tempo fa l’Amministrazione comunale, per stabilire il costo di tale servizio, ha optato per l’abolizione dell’Isee, strumento che prima permetteva di ottenere la riduzione della spesa qualora i direttti interessati appartenessero, in base alla relativa situazione economica, ad una delle fasce, appunto, di riduzione”. Ecco, allora, il motivo della raccolta firme da parte del PD. “Per chiedere all'attuale squadra di governo turbighese - ribadiscono - che si attivi affinché venga abolita la tariffa unica, introducendo di conseguenza differenti tariffe per la refezione scolastica, in base ad altrettante fasce Isee, e portando la petizione in consiglio comunale. Vogliamo ricordare, infatti, che la maggioranza dei Comuni italiani utilizza proprio l’Isee per simili servizi; Turbigo, invece, no e ciò, inevitabilmente, comporta, purtroppo, un’inaccettabile situazione di ingiustizia sociale”.