Il Comune di Arluno posiziona in diciassette punti del paese e nella frazione di Rogorotto contenitori particolari chiamati 'Smokers points'.
Una volta fumata la sigaretta, in genere, li si butta. Ma per i mozziconi può esistere anche un finale diverso e meno amaro. Se opportunamente trattati, infatti, possono diventare cellulosa utilizzabile per svariati impieghi. Il Comune di Arluno accetta la scommessa e lo fa scegliendo di posizionare in diciassette punti del paese e nella frazione di Rogorotto contenitori particolari chiamati 'Smokers points' in cui potranno essere buttati i residui della sigaretta consumata. "Ogni anno - spiega in una nota il sindaco Moreno Agolli - vengono prodotte circa 13 mila tonnellate di mozziconi di sigaretta solo in Italia, molti dei quali abbandonati lungo le strade, nelle piazze oppure gettati nei tombini o sulle nostre spiagge, tanto che ben il 40% dei rifiuti dei nostri mari sono proprio mozziconi di sigaretta". E allora ecco spuntare l'idea di 'riciclarli' con gli 'Smokers points' studiati dall'Assessorato all'ecologia. "L'Amministrazione comunale - prosegue Agolli - ha deciso di usufruire di un servizio innovativo che è in grado di realizzare un processo meccanico per la purificazione e la trasformazione dei mozziconi di sigaretta, una volta raccolti e stoccati, i filtri vengono sottoposti a una serie di singole operazioni, setacciatura, lavaggio, pressatura, essicazione e alla fine di queste procedure si riesce a ottenere un acetato di cellulosa purificato da sostanze nocive che erano contenute al suo interno". Lo si può chiamare, con amore di paradosso, mozzicone ecologico. Ma è certo che anche da una sigaretta l'asserzione che nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma può trarre lampante verifica.