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Milano

'Oratorio: una profezia che si rinnova'

Trarre spunto dalla storia per approfondire il valore educativo e pastorale dell’oratorio nella società contemporanea. Questo l’obiettivo di 'Oratorio: una profezia che si rinnova', la giornata di studio che Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione oratori milanesi promuovono giovedì 11 novembre, dalle 9 alle 17.30, nell’aula Pio XI in largo Gemelli a Milano, in occasione del centenario della morte del beato Andrea Carlo Ferrari, Cardinale e Arcivescovo di Milano dal 1894 al 1921.

Trarre spunto dalla storia per approfondire il valore educativo e pastorale dell’oratorio nella società contemporanea. Questo l’obiettivo di 'Oratorio: una profezia che si rinnova', la giornata di studio che Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione oratori milanesi promuovono giovedì 11 novembre, dalle 9 alle 17.30, nell’aula Pio XI in largo Gemelli a Milano, in occasione del centenario della morte del beato Andrea Carlo Ferrari, Cardinale e Arcivescovo di Milano dal 1894 al 1921, promotore dello sviluppo degli oratori e della loro diffusione capillare sul territorio ambrosiano e lombardo. Apriranno i lavori l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Mario Delpini, e l’Assistente ecclesiastico generale dell’ateneo, monsignor Claudio Giuliodori insieme a Domenico Simeone, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica, e Simonetta Polenghi, Direttrice del Dipartimento di Pedagogia dello stesso ateneo. Seguiranno gli interventi di docenti e studiosi su diversi temi: dalla storia alla pedagogia, dalla teologia alla psicologia, dalla fede alla socialità, dal tempo libero e lo sport all’interazione con i nuovi media. "Siamo in una stagione in cui l’oratorio sta cambiando molto e non di rado questo cambiamento è accompagnato da veri e propri vuoti di adesione - osserva don Stefano Guidi, direttore della Fom - All’inizio del Novecento di fronte alla trasformazione della società che anche allora era in corso, il cardinale Ferrari rispose non con la rinuncia e la chiusura, ma con un rilancio propositivo e costruttivo. Da quella esperienza dobbiamo trarre insegnamento per affrontare le sfide che i nuovi tempi impongono".

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