Ricordi, particolarià ed emozioni. La mitica Moto Guzzi raccontata in una serie di foto in piazza Città di Lombardia, in occasione della mostra 'I 100 anni dell'Aquila'.
A colori o in bianco e nero: i ricordi, le particolarità e gli istanti si mischiano, inevitabilmente, con le emozioni. Un vero e proprio mix di immagini che, partendo dal passato, arrivano fino ai giorni nostri e dove protagonista indiscussa è solo e soltanto lei, la mitica Moto Guzzi. L'Aquila, insomma, che torna a volare e lo fa, nell'anno del centenario, con la mostra, appunto 'I 100 anni dell'Aquila', in piazza Città di Lombardia, sede della Regione. "Una splendida iniziativa - commenta l'assessore regionale all'Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli - che celebra il secolo di vita di una leggenda motoristica e sportiva, nata sulle ali della passione, del coraggio e dell'amicizia temprata sotto il fuoco della Grande Guerra, grazie all'ingegnere visionario - milanese, però mandellese di adozione, Carlo Guzzi, all'aviatore e imprenditore genovese Giorgio Parodi e all'eroico asso bresciano del volo Giovanni Ravelli, scomparso prima di vedere realizzata l'impresa sognata". E da quel lontano 1921 non si è mai fermata, inanellando indimenticabili modelli e grandi successi sportivi e commerciali. "Moto Guzzi rappresenta un ineguagliato simbolo dei valori del più autentico spirito lombardo - continua - Abnegazione e sacrificio, dedizione e vocazione al fare, visionarietà, tenacia e azzardo calcolato". Qualità e caratteristiche che, alla fine, sono ben visibili nell'evento di Milano (visitabile gratuitamente fino al 12 novembre), curata da Carlo Borlenghi, Carlo Zuccoli e Sara Vitali e che ripercorre, attraverso foto storiche, i momenti più significativi del marchio di Mandello del Lario su un percorso che si snoda lungo 25 pannelli bifacciali che ripropongono anche alcuni modelli storici ambientati nei tratti più suggestivi del paesaggio lariano.