L'arrivo a Milano proprio in questi giorni, ma quella nel capoluogo lombardo è stata solo una delle tante tappe che li ha portati, nelle ultime settimane, a raggiungere molte altre città d'Italia e prima ancora ad andare, addirittura, fuori dalla nostra Penisola. La solidarietà, insomma, che non conosce confini e che, mai come oggi, alla fine, ha due nomi ben precisi, Luca e Giulia. Già, perché quando c'è da aiutare e dare una mano, beh... eccoli pronti a scendere in campo, o meglio in questo caso sarebbe più giusto dire a salire in sella. L'hanno fatto, infatti, nel 2020 e si stanno ripetendo, quindi, anche nel 2021, sempre fianco a fianco e, soprattutto, con lo stesso identico obiettivo, ossia raccogliere protesi usate da spedire, poi, in Africa. "Il progetto ha preso il via lo scorso anno - raccontano - 'Road to Dakar', così lo abbiamo chiamato, proprio un viaggio che dal Veneto, dove abitiamo, aveva come meta Dakar, città in cui si trova uno dei centri di riabilitazione sostenuti da 'Legs4Africa', associazione con la quale siamo in contatto e che si occupa della raccolta, appunto, di arti artificiali nei Paesi sviluppati per farli, successivamente, arrivare nelle strutture sanitarie africane, affinché siano riadattati e consegnati a chi ne ha bisogno". Una 'missione di solidarietà' (la si potrebbe benissimo ribattezzare così) quella della coppia veneta, che prende forma dalla storia personale di Luca. "Era il 4 agosto del 2016 quando sono stato investito da un’auto mentre tornavo a casa dal lavoro in moto - ricorda il giovane - Il piede e la gamba sinistra erano distrutti, il gomito sinistro gravemente compromesso, pure il naso e l’occhio destro erano danneggiati e, dopo un anno fermo a letto, due di fisioterapia e quaranta interventi chirurgici, nel 2019 tutti i medici convennero che l'amputazione dell'arto inferiore sinistro fosse l'unica soluzione". E così, alla fine, è stato, ma da quel preciso momento è come se per lui e per la sua compagna fosse cominciata quasi una nuova vita. "L'anno zero, l'abbiamo soprannominato in questo modo - ribadiscono - Però, allo stesso tempo, il momento che ci ha spalancato le porte ad un presente e ad un futuro diverso, perché il periodo buio ci ha fatto ancor di più capire quanto ognuno, nel suo piccolo, può fare qualcosa per gli altri e per il prossimo". Un piccolo e semplice gesto oppure un progetto più strutturato, come nel caso appunto di Luca e Giulia, non fa differenza; ciò che conta, infatti, è stare accanto a chi ha bisogno. Nel 2020, pertanto e come detto, la prima iniziativa, in moto, direzione Dakar. "Mentre quest'anno eccoci con ri-cicloviaggio ('2 ruote e una gamba'), un percorso in bicicletta attraverso l'Italia, per proseguire la raccolta di protesi usate da inviare in Africa, dando la possibilità a bambini, giovani e adulti di poter camminare di nuovo - concludono - Ovviamente non ci fermiamo qui, visto che in qualsiasi momento sarà possibile farci avere gli arti artificiali, con una donazione a 'Karma on the Road Aps', associazione no profit che abbiamo creato (IBAN: IT61W0200859370000106117387 account PayPal: karmaontheroad20 [at] gmail [dot] com) oppure contattandoci direttamente. Maggiori informazioni, comunque, si trovano sul sito www.karmaontheroad.org o sui canali social".
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