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Energia & Ambiente, Milano

Milano: cresce l'inquinamento

Dati estremamente preoccupanti rilevati dagli ultimi studi relativi all’inquinamento atmosferico nel capoluogo lombardo, dove purtroppo la presenza di gas serra hanno subito un sostanziale incremento con la ripresa delle normali attività lavorative.

Dati estremamente preoccupanti rilevati dagli ultimi studi relativi all’inquinamento atmosferico nel capoluogo lombardo, dove purtroppo la presenza di gas serra hanno subito un sostanziale incremento con la ripresa delle normali attività lavorative. A Milano, altresì, la ripartenza dopo la fase più critica della pandemia sta coincidendo con un notevole aumento del traffico: l'indice di congestione, che misura l'incremento dei tempi di percorrenza sull'intera rete d'asfalto cittadina, è cresciuto del 20% rispetto al periodo pre-Covid. Tutto ciò mette a repentaglio lo stato di salute dei cittadini e ciò comporta, altresì, un aumento di casi di malattie, conseguenti all’esposizione dei gas inquinanti , prima su tutte asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). La malattia polmonare correlata all’inquinamento atmosferico aumenta anche il rischio di cardiopatie e malattie vascolari. I soggetti che vivono in aree ad alto traffico, come appunto la città di Milano, sono particolarmente a rischio. Se a questo si aggiunge la recente accensione degli impianti di riscaldamento in vista della stagione invernale, risulta evidente che per evitare un drastico peggioramento della qualità dell'aria bisogna "riportare il maggior numero di persone a usare il trasporto pubblico", come ha detto nei giorni scorsi a Repubblica l'assessora alla Mobilità Arianna Censi. Di conseguenza, le richieste di ricovero e di cura dei soggetti malati comporta dei costi insostenibili in capo al Servizio Sanitario Nazionale. Queste misure risultano, infatti insufficienti: la maggior parte dei pendolari, residenti fuori Milano, parcheggiano le automobili e le motociclette fuori dalla ZTL ed usano mezzi alternativi per raggiungere il proprio posto di lavoro situato all’interno dell’ Area C.
A far da contraltare all’aumento dell’inquinamento atmosferico sono mancate quasi totalmente le iniziative di Comune e Regioni volte al contrasto dei livelli di rischio, con l’effetto che anche il traffico cittadino è tornato tranquillamente ai livelli pre-Covid. Alla stregua degli eventi ivi illustrati, si sottolinea come il Comune di Milano non stia predisponendo i provvedimenti necessari, rimanendo inerte, a danno dell’art. 32 della Costituzione, che tutela il diritto alla salute. Codacons: “Tutto ciò si ripercuote sulla salute delle persone, come è noto infatti la presenza nell’aria di questi gas compromette seriamente l’apparato respiratorio, provocando tutta una serie di malattie e patologie correlate – denuncia il Presidente Nazionale Codacons, Marco Donzelli – e alcuni scienziati hanno correlato alcune gravi conseguenze del Covid-19 sull’organismo umano anche con i livelli di inquinamento cittadino. In ogni caso quello che si sta facendo in Lombardia è nettamente insufficiente per contrastare il fenomeno, per questo motivo presenteremo una memoria integrativa al nostro esposto già presentato davanti alla Procura di Milano, sperando che ciò dia un impulso alla nostra richiesta di indagini.”

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