"Molto rumore per nulla...", la squadra di governo di Turbigo: il paese in 'standby' per una settimana, per poi trovarsi di fronte a quanto già ampiamente ipotizzato e previsto.
Dice quella famosa espressione "Molto rumore per nulla"; o meglio, un po' di casino, in fondo, c'è stato, ma più che altro per il paese, costretto a starsene in attesa per un'ulteriore settimana. Prima, insomma (il 20 ottobre scorso), il consiglio comunale di insediamento del nuovo sindaco di Turbigo, Fabrizio Allevi, e dei vari eletti nella massima assise cittadina, poi proprio in corso d'opera ecco la sospensione della seduta (per l'uscita dall'aula dei consiglieri di maggioranza Manila Leoni, Davide Cavaiani e Dante Bolognesi e, quindi, anche del gruppo di opposizione di 'sìAmo Turbigo), con la riconvocazione sette giorni dopo (precisamente il 27 ottobre) e, infine... beh, infine e appunto nel secondo appuntamento, l'ufficializzazione della neo giunta (Artusi, Leoni, Azzolin e Cavaiani). Praticamente si è rimasti in 'standby' per fare quello che, dopotutto, era ipotizzato e immaginabile fin da subito, anzi addirittura già durante la campagna elettorale. Sì, certo, il dibattito e la discussione interna (in certi momenti anche accesa) all'attuale maggioranza hanno visto al centro delle attenzioni la distribuzione delle deleghe (e queste, alla fine, almeno alcune, è vero, sono cambiate rispetto alle indicazioni iniziali) tra i componenti della futura giunta, però ciò non toglie quanto detto sopra, ossia come lo 'stop' alla formazione della squadra di governo sia servito solo a rimandare di qualche giorno quanto ampiamente previsto. "Molto rumore per nulla", dunque... ai posteri l'ardua sentenza.