Nel corso del 2021 gli associati a Confimprese apriranno 828 nuovi punti vendita in Italia, con un aumento del 7,6% rispetto al numero dei negozi al 31 dicembre 2020.
Nel corso del 2021 gli associati a Confimprese apriranno 828 nuovi punti vendita in Italia, registrando un aumento del 7,6% rispetto al numero dei negozi al 31 dicembre 2020, portando il totale a 10.941. Il dato è stato annunciato da Mario Resca, presidente di Confimprese, e supera le stime di inizio anno. Migliori delle attese anche i numeri sulle chiusure. Nel corso del 2021, la previsione è che chiuderanno complessivamente 255 punti vendita nella rete degli associati a Confimprese, contro una stima fatta a inizio 2021 di 428 chiusure. Il numero elevato di nuove aperture è dovuto alla necessità da parte dei retailer di continuare a puntare sullo sviluppo della rete distributiva, nonostante il freno imposto dalla pandemia di Covid-19, che ha bloccato i consumi e messo a repentaglio la tenuta del comparto. Più aperture per abbigliamento e ristorazione - Il settore con il maggior numero di aperture previste è quello abbigliamento/accessori con 190 punti vendita (+4,9% rispetto alla fine del 2020), seguito dalla ristorazione con 185 (+12,7%), da casa/complementi d’arredo con 109 (+16,2%). Seguono cura persona/beauty (+7,1%), servizi (+30,1%), elettronica/telefonia (+2,5%), entertainment (+3,3%). Questa nel dettaglio la fotografia dell’analisi semestrale sui piani di sviluppo della base associativa condotta dal Centro Studi Retail Confimprese insieme a Jakala. Lombardia prima in classifica per le nuove aperture in tutti i settori - Nel ranking per regioni, oltre la metà dei retailer (61%) elegge la Lombardia come prima scelta per le nuove aperture. Seguono in classifica il Lazio e la Campania, scelte da circa un terzo delle aziende (28%). La Lombardia è prima nella classifica per il numero nuove aperture in tutti i settori merceologici, facendo la parte del leone soprattutto per abbigliamento/accessori (seguita dal Lazio) e ristorazione (seguita da Sicilia e Campania) e garantendosi comunque il primato anche per casa e complementi d'arredo (seguita dalla Puglia); cura della persona e beauty (seguita da Trentino Alto-Adige ed Emilia-Romagna); elettronica e telefonia (seguita dalla Campania); servizi (seguita dall’Emilia-Romagna); entertainment (seguita dalla Campania).