Ventiquattro ore di gara su dei motorini; ecco l’essenza della 24H Motopedali che è andata in scena domenica scorsa all’Offroad Arena di Maggiora.
Ventiquattro ore di gara su dei motorini; ecco l’essenza della 24H Motopedali che è andata in scena domenica scorsa all’Offroad Arena di Maggiora. I puristi sicuramente storceranno il naso, le 24 ore devono essere di fila, non distribuita su tre giorni, ma a volte bisogna fare di necessità virtù e così per rispettare le norme relative al rumore imposte dall’impianto di Maggiora l’organizzazione ha dovuto fare questa scelta: 6 ore il venerdì, 12 il sabato e 6 la domenica. Possibilità di riposo, forse, per i Piloti ma non per i mezzi che finite ore in pista sono stati ritirati nel parco chiuso, intoccabili, fino alla partenza successiva e quindi per le fatidiche ore totali. Nonostante la difficoltà del venerdì che obbliga a permessi dal lavoro e sacrifici, magari famigliari, sono stati quasi trenta gli equipaggi che non hanno voluto mancare a questa prova fortemente voluta da 24 Motopedali e da Pierangelo Platini, un modo per non lasciare un buco, oltre a quello dovuto al Covid19, in previsione dei progetti, previsti per il 2021 e ormai rimandati al 2022, dedicati proprio ai motorini monomarcia. Anche in questa edizione tre le categorie previste: Standard, Modified e Prototipi, dove dal “tutto di serie” il regolamento lascia un crescente libertà di modifiche fino al, quasi, “Vale tutto” dei Prototipi, fermo restando la trasmissione monomarcia. La location è già prestigiosa di suo: l’Offroad Arena di Maggiora, che per l’occasione è stata trasformata in un tracciato di quasi 2500 metri decisamente vario, dal fettucciato al tortuoso giro nel bosco con terreno vario e mutevole su tutto il tracciato. Un grande paddock, ben servito, e una zona cambio spaziosa e ordinata che ha accolto i partecipanti permettendogli una gestione facile delle tre giornate di gara. Tre partenze quindi, tutte in stile Le Mans, seguendo l’ordine di classifica dello stop precedente e poi via a scatenare i cavalli lungo il tortuoso tracciato che si è via via guastato diventando sempre più impegnativo, ma mai impossibile rimanendo comunque divertente da percorrere con qualunque tipo di mezzo in gara. Certo i Prototipi, spesso più simili a vere moto da enduro, potevano permettersi prestazioni e guida diverse dai Moped classici, seppur leggermente modificati. La notte è mancata, ma non il buio, dalle 18,30 in poi le luci diventavano obbligatorie ed indispensabili per uscire dal bosco non illuminato come invece era il resto del tracciato, una difficoltà in più che ha preso alla sprovvista chi aveva sottovalutato il regolamento che prevedeva la presenza di luci sul mezzo. Bellissimo l’ambiente nel paddock, goliardico, divertente, amichevole, a tratti sopra le righe, ma senza mai esagerare, e poi gas a martello il pista con piloti di livello mondiale come Michele Fanton e Alex Puzar, per citarne alcuni, ma molti anche altri Piloti 'Veri' dei vari campionati off-road che hanno voluto divertirsi con mezzi a loro atipici, mostrando comunque la loro capacità di guida. Sana competizione con aggressività controllata da una sportività esemplare che ha evitato anche il ben che minimo inconveniente allo svolgimento di una gara di lunga durata. Alla fine la classifica è solo un risultato finale dove il vero traguardo è stato quello per molti di arrivare alla fine, ma anche chi ha avuto guai fin dall’inizio ha continuato a provare a ripartire anche solo per il puro divertimento di guidare su un tracciato divertente. Grande disponibilità di tutti a darsi una mano, prestando pezzi di ricambio, compressori e saldatrici; questo è lo spirito giusto per gare di questo tipo. I vincitori della assoluta meritano la menzione anche solo per i nomi che compongono la squadra: Stefania Padrini – Alex Puzar – Michele Dal Bosco – Michele Fanton – Biagio Mitidieri – Roberto Catalano con l’assistenza di un meccanico come Eddy Pisano, lo stesso che seguiva Fanton nel Mondiale... potevano non dominare? (Foto Maurizio Labella)
Classifiche
Prototipi - 1° Team Evergreen 319 giri, 2° Team S.V.S. 295 giri, 3° Scuderia Trevisan 294; Giri Modified - 1° Silvana Racing Team 225 giri , 2° Squadra Corse aMotoMio 225 giri (a 1’57”), 3° Full Throttle Racing 205 giri; Standard: - 1° I lupi della Cornaggia 241 giri.