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Inchieste, Territorio, Sapori

"Andiamo a funghi..."

Autunno è anche il periodo dei funghi. Ma che tipologie si possono trovare da noi e quali alcuni dei principali consigli da seguire? Qualche indicazioni dal gruppo 'Bresadola'.

Le foglie che cadono, le giornate che si accorciano, i primi freddi, ma anche e, soprattutto, i funghi. Già, autunno tempo di "andare per boschi... alla ricerca di questa o quest'altra specie", ma quali, alla fine, quelle che si possono trovare nella nostra zona e che consigli tenere bene a mente quando siamo in giro? "Per quanto riguarda le principali tipologie che caratterizzano il territorio - spiegano dal gruppo micologico 'Bresadola' - abbiamo, ad esempio, i tradizionali chiodini, le mazze di tamburo oppure il castagnino; se, invece, ci spostiamo verso le zone montuose, c'è la possibilità di imbattersi nei porcini, ecc... Però, al di là del tipo di fungo che si può incontrare, la cosa fondamentale è non improvvisare durante la raccolta, perché può essere pericoloso. Anzi, sarebbe opportuno affidarsi a persone che conoscono gli ambienti e le diverse caratteristiche, al fine di essere sicuri di ciò che si andrà a prendere". E, in parallelo, altro tassello è, ovviamente, l'abbigliamento. "Bisogna che sia adeguato - continuano - Più nello specifico occorrono un paio di scarponi, un bastone e un cesto, ma prima ancora di questi è necessario informarsi bene sul posto dove ci si sta recando, dal momento che, a seconda delle zone, ci sono appositi regolamenti da seguire". L'importante, insomma, è muoversi, almeno all'inizio, con gente esperta e portare via solo le specie che si conoscono... "Oppure se dovesse capitare di raccoglierne alcune che non sappiamo cosa siano - concludono - ecco che possiamo portarli, in un secondo momento, nei vari centri micologici per farli analizzare. In questi casi, comunque, va ricordato che il fungo deve essere presentato intero e, per quanto possibile, separato dagli altri, al fine di evitare che si mischi con il resto del raccolto; l'ideale sarebbe, poi, avvolgerlo nella carta stagnola, così che possa rimanere in buone condizioni, perché è solo se è integro che il micologo può verificarlo e dirci di cosa si tratta. Inoltre, risulterebbe ancora più utile se indicassimo dove lo abbiamo trovato (ad esempio, sotto una pianta, piuttosto che in aree aperte o chiuse e via dicendo)".

A FUNGHI: CONSIGLI E INDICAZIONI DAL GRUPPO 'BRESADOLA'

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