Si aspettano conferme sul mantenimento del servizio di trasporto
Si è tenuto domenica 28 novembre, presso la Sala della Mangiatoia in Villa Annoni, il tanto atteso incontro organizzato dalla sezione di Cuggiono ‘14 ottobre’ del PD per informare la popolazione sulla reale situazione di Movibus, azienda dei trasporti pubblici locali, tranquillizzare i cittadini e, allo stesso tempo, dare una visione globale del servizio e dello stato in cui versa. La spinosa questione riempie di dubbi gli utenti del servizio, accorsi in gran numero nonostante il cattivo tempo. Sono intervenuti ospiti di spicco: il Consigliere Regionale Francesco Prina, il Consigliere Provinciale Paolo Cova, il Segretario della Sezione del PD del Castanese e membri del CDA di Atinom. Nel corso dell’incontro, è stato comunicato che il servizio Movibus è garantito fino al 27 dicembre, ma il ‘dopo’ ancora non è chiaro. Si sa che Atinom Spa andrà in liquidazione, in quanto Atm non ha garantito all’azienda la copertura delle tratte in cui è attualmente coinvolta la società, che si troverà così senza commesse pur chiudendo il bilancio in attivo; Movibus, dal canto suo, ha un buco di sei milioni di euro, che rende impossibile la sua sopravvivenza. I relatori hanno sottolineato che sono i cittadini comuni quelli che ci rimetteranno: gli studenti, che spesso non hanno neanche l’alternativa dell’automobile; i pendolari, che saranno costretti a trovare altri mezzi di trasporto; gli anziani, che non potranno più recarsi autonomamente neanche negli ospedali. Il tutto in una situazione ambientale della nostra zona già precaria, con il rischio di aumentare ancora di più il tasso di inquinamento con l’utilizzo di mezzi propri. Un problema che, quindi, non smette di preoccupare.
I CITTADINI SI CHIEDONO CHE COSA SUCCEDERA'...
A gennaio troverò l’autobus o aspetterò invano alla fermata? Posso comprare l’abbonamento annuale o rischio di pagare un servizio che non avrò mai? Perché non ci sono autobus dopo le 20? Perché, invece che far arrivare gli autobus fino a Milano, non potenziare il servizio di collegamento con le stazioni ferroviarie di Castano Primo e Magenta? Queste le domande che hanno posto gli utenti, queste le domande a cui volevano trovare risposta. Risposte che, francamente, tra gergo politichese e toni accesi da campagna elettorale, non ci sono state. “Se prima ero preoccupata, ora lo sono ancora di più –ci confessa Antonia, pendolare verso Milano- Mi sembra che coloro che ci dovrebbero tutelare non lo stiano per niente facendo, i nostri governanti non ci aiutano secondo quello che è stato detto in questo incontro”. “Trovo che sia estremamente importante il fatto che i politici tengano informata la popolazione e cerchino di parlare con noi cittadini –afferma Brunella, anche lei pendolare- ma sinceramente dopo tutta questa spiegazione così tecnica non è che abbia capito molto cosa succederà davvero”. Le preoccupazioni, insomma, non diminuiscono: “La cosa più grave è che manca un mese alla ‘fine annunciata’ di Movibus e noi utenti non sappiamo ancora niente di certo. Io ho sentito voci che il servizio in qualche modo continuerà, ma di conferme o smentite non ce ne sono state neanche oggi” ci dice Greta. È d’accordo anche Alessandra: “Il non sapere cosa accadrà è grave, noi che lavoriamo o studiamo a Milano non sappiamo neanche se è il caso di rinnovare l’abbonamento! È un disagio reale per gli utenti questa incertezza”. Speriamo che siano al più presto proposte delle soluzioni valide e che questi interrogativi si risolvano positivamente.