"Come gruppo del MoVimento Cinque Stelle di Busto Garolfo siamo costretti a registrare l’inerzia dell’Amministrazione guidata dal sindaco Susanna Biondi relativamente al contenimento degli effetti delle cosiddette 'bombe d’acqua' che purtroppo con sempre maggiore frequenza si abbattono sui nostri territori".
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Come gruppo del MoVimento Cinque Stelle di Busto Garolfo siamo costretti a registrare l’inerzia dell’Amministrazione guidata dal sindaco Susanna Biondi relativamente al contenimento degli effetti delle cosiddette 'bombe d’acqua' che purtroppo con sempre maggiore frequenza si abbattono sui nostri territori. Tutto ciò nonostante negli stessi documenti comunali: 'Criticità Idrologica' a pagina 19 del 'Documento semplificato del rischio idraulico', commissionato dall'attuale Amministrazione Comunale nel gennaio 2019 al gestore della rete idrica ed approvato dalla Giunta all'unanimità il 20 ottobre 2020, al punto 4 è esplicitato chiaramente che durante l’incontro avuto tra il gestore ed i tecnici del comune, il "bacino E" a cui afferiscono le acque meteoriche delle vie Parabiago (sp 128) e Matteotti si dichiara che è in grave sofferenza e la motivazione è ben nota infatti si riporta testualmente:"le vie indicate sono localizzate a ridosso del sifone del Canale Adduttore Principale Villoresi. Tale sifone potrebbe non essere in grado di gestire le portate in arrivo da monte, comportando l’insorgenza di fenomeni di allagamento che persistono per circa un’ora dal termine dell’evento meteorico". Avevamo già segnalato la questione all'Amministrazione comunale con PEC del 06 novembre 2020 dopo che qualche mese prima (23 luglio) si era verificato un altro evento simile a quello dei giorni scorsi, che aveva provocato il collasso della rete idrica in corrispondenza del "bacino E" e le vie Parabiago, Isonzo e Petrarca si erano completamente allagate. Avevamo dovuto constatare che nel periodo luglio-ottobre 2020 nulla era stato fatto dall’Amministrazione Comunale per risolvere la questione se non prendere atto della criticità idrologica. A quella pec ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta, ma cosa ancor più preoccupante non l’hanno ricevuta i cittadini interessati e così quando domenica 19 settembre scorso si è ripetuta un'intensa precipitazione equiparabile a quella del 23 luglio 2020 gli effetti sono stati gli stessi e cioè il collasso della rete idrica in corrispondenza del bacino E e le vie Parabiago, Isonzo e Petrarca si sono nuovamente completamente allagate. Molte famiglie residenti nelle vie interessate dai periodici allagamenti sono ormai rassegnate e sfiduciate a tal punto da non rivolgersi più neanche al pronto intervento del gestore, hanno fatto come si suol dire di necessità virtù. Infatti i residenti nella zona in cui persiste questa criticità di rischio idraulico, a propria cura e spese, si sono dotati di una sorta di "Mose artigianale", costituita da una lamiera metallica da porre in corrispondenza dei passi carrai e degli ingressi delle abitazioni, prima dell'avvento di precipitazioni intense. Siamo convinti che anche l’Amministrazione Biondi condivida che la soluzione non possa essere riconoscere il pagamento ai cittadini e alle famiglie dei danni subiti, per questo ci domandiamo: "quanto tempo deve trascorrere ancora affinchè l'Amministrazione Comunale risponda concretamente ai cittadini, alle famiglie che sono state danneggiate e a chi legittimamente chiede conto dei ritardi nella realizzazione di interventi, che peraltro sembrerebbero stati individuati, per porre fine a questi periodici allagamenti”? (Il gruppo MoVimento 5 Stelle Busto Garolfo)