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Politica, Turbigo

Cerutti al PD: "I fatti per rispondere"

La candidata sindaca di 'sìAmo Turbigo', Renata Cerutti, risponde al Partito Democratico, in merito alla mancata alleanza in vista delle elezioni ed al loro volantino.

La risposta, e ci tiene a ribadirlo, era doverosa, ma con una precisazione. "Non è mia intenzione entrare in polemica". Lo dice e lo ripete Renata Cerutti, candidata sindaca di 'sìAmo Turbigo' in merito al volantino divulgato dal PD di Turbigo e Nosate 'Vengo anch'io? No, tu no!' per quanto concerne la questione della mancata alleanza, in vista delle prossime elezioni comunali, tra il gruppo da lei guidato e, appunto, il Partito Democratico turbighese. "Era un dovere rispondere, attenendomi però solo e soltanto ai fatti, unico argomento che può davvero fare chiarezza - scrive - Permettetemi di evidenziare che il primo risultato ottenuto dal PD con questo volantino è stato il 'mi piace' sui social da parte del candidato di Centrodestra, Fabrizio Allevi. Quindi, per ciò che concerne il nostro rapporto, già dal primo incontro che abbiamo avuto ho dichiarato di voler comporre una vera lista civica aperta a tutte le persone che intendevano opporsi a questa Amministrazione. Ribadisco il significato di vera lista civica e per questo rimando alla definizione della Treccani. Successivamente è emersa l'esigenza del Partito Democratico di garantire a priori la presenza di suoi rappresentanti e porre il proprio simbolo in evidenza, cosa inconciliabile con l’idea di vera civica che stavamo portando avanti. Non si è mai capito perchè questo legittimo confronto sia degenerato in polemica: sia loro sia noi avevamo il diritto di mantenere le rispettive posizioni". Aggiungendo, poi, (un altro punto sul quale vuole porre l'attenzione la stessa Cerutti), ciò che è emerso negli ultimi consigli comunali. "Abbiamo assistito, infatti, all'ennesima esibizione di antidemocraticità e preoccupante 'decisionismo' dell'attuale maggioranza - afferma - Ribadita anche in occasione della presentazione della loro lista e in successivi allarmanti prese di posizione. La cosa, pertanto, potrebbe far riconsiderare al PD quali siano in questo momento le priorità del paese. Ricordando che non siamo noi la loro controparte. Considerando la storia della sinistra italiana, che si onorano di rappresentare e alla quale va il nostro rispetto, siamo sicuri che potranno rivalutare la nostra linea (per riprendere una citazione di Sabatier "Chi non è padrone di sé, trova ben presto un altro padrone"). Alle elettrici ed agli elettori che non si sono mai riconosciuti nella politica dell'attuale Amministrazione e che non accetano l'indebitamento ventennale fuori luogo che ha visto i turbighesi spettatori e non protagonisti nella definizione del centro sportivo (che pure noi vorremmo, però non certo in quel luogo e con quelle caratteristiche), dunque, chiedo, confidando sulla loro partecipazione al voto, di riflettere non tanto sui simboli di partito, ma sul programma e sulle competenze delle singole persone che, assieme a me, si propongono alla guida di Turbigo".

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