Il Consigliere Zuffada interviene sulla situazione del trasporto nell'Ovest Milanese
“In una fase economica particolarmente delicata, com’è quella attuale, anche in tema di trasporti pubblici, debbono essere fatte scelte improntate all’efficienza e alla razionalizzazione dei servizi”. E’ questo il pensiero del Consigliere Regionale Sante Zuffada relativamente a quanto sta accadendo nell’Ovest Milanese, con particolare riferimento, alla vicenda del trasporto pubblico locale su gomma. “Con Atinom S.p.a messa in liquidazione e la Movibus che rischia di fare la stessa fine, è doveroso avviare una seria e responsabile riflessione in materia di trasporto pubblico” osserva Zuffada. “E’ chiaro – prosegue Zuffada – che alla luce di questo scenario, pur cercando di tutelare esperienze pubbliche, ormai pluridecennali, come quella di Atinom, è corretto incominciare a pensare a forme d’aggregazione che, puntando su economie di scala più solide, riducano i costi e garantiscano un servizio migliore per i viaggiatori”. Inoltre, per Zuffada è opportuno puntare sulla liberalizzazione dei servizi: “L’unico modo concreto per instaurare una sana concorrenza improntata ad offrire standard qualitativamente migliori ai cittadini”. E, in questo senso, il Consigliere del PdL lombardo si sofferma sul caso emblematico di Arenaways il nuovo vettore ferroviario che dallo scorso 15 novembre ha cominciato a coprire la tratta Torino Milano. L’operatore privato di Alessandria, tuttavia, al momento, per una decisione assunta dall’Ufficio per la Regolazione dei Servizi Ferroviari (URS) può garantire solo i collegamenti tra i due capoluoghi regionali, ma non può effettuare le fermate intermedie. “Ritengo debba essere avviata una seria riflessione in proposito da parte delle Istituzioni – afferma Zuffada – in quanto, dovrebbe essere effettivamente garantita la libertà di scelta all’utente, tanto più in un sistema di mercato, che deve sempre più orientarsi verso una concorrenza leale, nell’esclusivo interesse di quelle migliaia di pendolari, che qui, invece, si vedono negata una valida alternativa di trasporto”.