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Sport nazionale

Sempre più NERO e meno AZZURRO!

Doveva essere il momento del riscatto, invece per l'Inter continua la crisi

Tutto in una notte! Solo che questa volta per l'Inter non si tratta di una finale, come era successo la scorsa stagione, prima con la Roma e poi con il Bayern Monaco. Questa volta per i nerazzurri, ma, soprattutto, per il tecnico Benitez, è l'ultima 'spiaggia'. Fuori o dentro... senza se e senza ma! E, ciò, che è significativo senza altre prove d'appello. O si vince con il Twente, mercoledì sera (24 novembre), o si va tutti a casa! Il futuro del ex mister del Liverpool è legato ad un filo talmente sottile che ogni minimo errore potrebbe diventare enorme. Chiaro e preciso il presidente Moratti che, nonostante, continui a ripetere la sua fiducia nell'allenatore, sono in tanti a dire che si tratti solo di 'parole di circostanza' e che il successore è, già, dietro l'angolo. Contro il Chievo Verona la prima prova del '9': fallita. Ora c'è il Twente, secondo bivio, anche se non è da escludere che qualsiasi risultato arrivi ci sia, ugualmente, la sostituzione. Tutta colpa di Benitez, però? Lasciamo da parte gli infortuni (troppi, è vero, ma non sufficienti quali alibi. L'Inter non se lo può permettere), un dubbio ci viene: ma i giocatori sono, davvero, così incolpevoli? Stanchi psicologicamente, va bene, dopo la stagione stressante con il 'triplete', ma non è che c'è qualcuno che sta 'remando contro' proprio al tecnico? E, quindi: giusto tenere calciatori che hanno più volte espresso la volontà di andare via? Non sarebbe stato meglio lasciarli liberi e, magari, puntare su altri nomi? Meno famosi, certo, però con maggiori motivazioni? Non solo loro: anche chi ha espresso il desiderio di restare, eccezione fatta per alcuni, non è che stia dimostrando chissaché... Ancora, la società: troppo semplice scaricare le colpe su Benitez ed il suo staff, ma a giugno chi c'era a fare il mercato? O meglio a non farlo...? Tutti dovrebbero, pertanto, farsi un esame di coscienza. Dal primo all'ultimo, nessuno escluso, perché solo così si può pensare al futuro. Prendersi responsabilità, capire dove si è sbagliato, chiedere scusa e andare avanti... Ultimo dubbio: giusto mandare via Benitez e chiamare un altro allenatore solo fino a giugno? O non sarebbe opportuno proseguire con un progetto iniziato pochi mesi fa e, oggi, solamente ad una prima fase? Seguendo l'ipotesi dell'esonero, ora, resta da capire chi arriverà. Su tutti il nome principale sembra essere quello di Leonardo, che piace tanto a Moratti e che vuole tornare nel calcio italiano, per una rivincita. Uomo adatto a fare da traghettatore, rimane da capire se lui accetterà di sedersi in panchina solo per 6 mesi e, poi, salutare nuovamente. Accanto a lui gli altri papabili sono: Simeone, ex nerazzurro rimasto nei cuori dei tifosi, quindi Trapattoni (altro ex di lusso) e Rijkaard (cugino rossonero, comunque, amato dagli appassionati di calcio). Infine i due tecnici di prima fascia: Capello (già cercato a giugno. Trattativa fatta in estate, poi sfumata per vari motivi) e Spalletti (fresco campione russo con lo Zenit San Pietroburgo). Ovviamente su questi ultimi due si parlerebbe di progetto 'a lungo termine'.
ECCO, QUI SOTTO, I 'PAPABILI' ALLA PANCHINA DELL'INTER:
VOI CHI VORRESTE. MANDATECI UN COMMENTO

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