Parabiago ha voluto subito far approdare la questione di Accam in consiglio per sottoporre il punto incassando l'assenso.
Gli scenari possibili sono due: messa in liquidazione o incorporazione. Il destino di Accam è legato o alla sua chiusura con la messa in liquidazione di una realtà della quale, nell'ultima assemblea dei soci per l'approvazione del bilancio 2020, sono stati certificati sei milioni di perdite e un milione e mezzo al negativo di patrimonio netto o al suo ingresso in Neutalia, la nuova newco nata per gestire il futuro del consorzio e dare al discorso smaltimento dei rifiuti un'accelerazione significativa. Su questo aspetto della messa in liquidazione, finora, i Comuni si sono mossi in ordine sparso. Parabiago, dal canto suo, ha voluto subito far approdare la questione in consiglio per sottoporre il punto incassando l'assenso. Dopo un'attenta ricostruzione della storia di Accam e dei rovesci societari che ha finito per avere, il sindaco Raffaele Cucchi ha ricordato che "Neutalia ha acquisito il ramo d'azienda di Accam e non vi è più necessità di ricostituire il capitale. Quindi si procederà alla nomina di un liquidatore che consenta di attivare le procedure per il pagamento dei debiti ai creditori della società". Ma vi è un'alternativa alla messa in liquidazione ovvero ,appunto, l'incorporazione di Accam da parte di Neuitalia. "Vi è infatti in ballo - ha chiarito Cucchi - il discorso del recupero fiscale delle tasse che Accam ha pagato in più allo Stato, se l'Agenzia delle entrate esprimerà al riguardo parere favorevole,a quel punto la soluzione non sarebbe più la messa in liquidazione della società, ma la sua incorporazione in Neuitalia". Sul punto la lista di opposizione 'RiParabiago', attraverso il suo capogruppo Giuliano Rancilio, ha espresso il proprio sostegno. Il PD, invece, ha scelto la via dell'astensione.