Durante lo scorso fine settimana nelle case dei bernatesi è stato diffuso un mordace volantino contro l'Amministrazione Comunale. Intrinsechi all'oggetto del clamore i diversi punti di critica che la lista civica Rinnovamento e Tradizione' ha voluto mettere in evidenza ai cittadini, usando quelle strategie proprie del direct marketing considerate “l'unico modo per esercitare il nostro diritto di critica” a fronte dei pochi spazi a detta loro concessogli. Ma partiamo con ordine. Dapprima la critica è mossa al tradizionale pranzo degli anziani, pagato secondo l'Opposizione con fondi riguardanti la refezione scolastica e che quindi spetterebbero ai bimbi delle scuole comunali. Sempre sulla scuola, la lista guidata da Emiliana Calcaterra critica la presidenza dell'assessore Marina Roma alla commissione mensa, un ruolo che dovrebbe essere assunto da un eletto dell'assemblea dei genitori. Si continua con l'evidenziare errori costosi che avrebbero fatto perdere a Bernate 230.000 € per non aver presentato un documento sulle opere pubbliche. Anche i prelievi a domicilio portati a bandiera dall'Amministrazione sono biasimati: non come inutili, ma come spese evitabili a fronte di una migliore collaborazione. Prima della rassegna finale “Notizie Tendenziose”, dove si elencano una serie di argomenti che, secondo Rinnovamento e Tradizione, sono passati alla popolazione in modo differente rispetto la realtà dei fatti; si affronta il problema della fognatura, da sedici mesi (la scadenza era a sei) in attesa di essere allacciata a tutte le abitazioni a causa dei mancati solleciti del Comune. Il volantino di Rinnovamento e Tradizione si chiude con un invito all'azione rivolto alla giunta Chiaramonte, definendo “finito il tempo della propaganda”, ed esprimendo proposte velate dalla formule del desiderio. Intercalate da un discreto “ci piacerebbe” capace certamente di imprimere tracce delle idee che lo seguono.