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Energia & Ambiente

Emergenza clima: ultima chiamata

Pubblicato il report più dettagliato mai prodotto sul clima: emissioni di gas serra più alte degli ultimi due milioni di anni, con aumento di temperatura in 50 anni come mai negli ultimi 2000.

Analisi e dati che, purtroppo, si potevano intuire. Ma che ora nessuno può più negare, perchè aspettare altre tragedie sarebbe solo più devastante.
L'attesissimo, sesto report dell'IPCC sui cambiamenti climatici è finalmente uscito ed è una sentenza che lascia poco, anzi nessuno spazio all'ottimismo. Perchè è il report più dettagliato mai prodotto sul clima, perchè il contenuto è una sfilza di dati drammatici il cui campanello d'allarme DEVE essere ascoltato ORA e perchè da questi dati risulta ancora più evidente ed inconfutabile che i principali artefici del cambiamento climatico siamo NOI esseri umani, a causa delle nostre emissioni di gas serra. Già, ma quali sono questi dati così allarmanti?
Le emissioni di gas serra antropiche hanno portato la concentrazione di CO2 a essere la più alta almeno degli ultimi DUE MILIONI DI ANNI. Questo ha portato la temperatura ad aumentare, negli ultimi 50 anni, a un ritmo mai visto almeno negli ultimi 2000 anni. Come conseguenza, la fusione dei ghiacci e la dilatzione termica delle acque degli oceani hanno causato un aumento del livello dei mari a una velocità mai avutasi negli ultimi 3000 anni. È l’uomo la causa principale del ritiro dei ghiacciai dagli anni Novanta, della diminuzione del ghiaccio marino artico e dell’acidificazione degli oceani.
La temperatura ha già raggiunto un aumento di 1.1°C dall'era preindustriale e questo complica enormemente i piani di limitarne l'aumento a 1.5°C, raggiunto e superato probabilmente già nel prosimo ventennio. Perfino limitare l'aumento di temperatura a 2°C sembra pura utopia: per avere una minima speranza dovremmo limitare immediatamente e su scala globale le emissioni di gas serra. Con 1,5°C di riscaldamento globale, le ondate di calore diverrebbero più frequenti e intese, le stagioni calde sarebbero molto più lunghe e quelle fredde più brevi. Nello scenario peggiore, con un riscaldamento globale di 2°C, il caldo raggiungerebbe livelli difficilmente sopportabili per il corpo umano con effetti devastanti sulla salute e sull’agricoltura, sulle precipitazioni, sugli incendi, sull'acidificazione degli oceani, sul continuo aumento di fenomeni meteorologici estremi e della loro violenza. Sarebbe un disastro globale senza precedenti.
Non abbiamo più tempo. Molitssime conseguenze dei cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo già oggi erano state previste decenni fa, ma spesso interessi economici e politici dominano su quelli scientifici. La Terra ci sta, però, presentando il conto, un conto che rischierà di essere sempre più salato. Il giorno in cui non saremo più in grado di saldarlo sarà ormai troppo tardi per cercare un rimedio. Certo, magari ora a subirne i principali effetti sono popolazioni magari lontane, e quindi "chissenefrega". Ma la Terra è casa nostra, l'unica casa che abbiamo. Se va a fuoco la stanza accanto alla vostra, non è mai una buona idea dire fregarsene, perchè il fuoco raggiungerà anche voi.
Non abbiamo più tempo, dobbiamo salvare ORA l'unica casa che abbiamo mai avuto.

Immagine: IPCC-CHPDB

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