A 128 anni dall'inizio della costruzione, è stata proclamata Basilica Minore
Un grande evento per tutta la comunità religiosa di Barcellona si è svolto ieri sotto gli occhi di migliaia di persone, radunate all'interno del Temple Expiatori de la Sagrada Familia o assiepate all'esterno dell'edificio, per le strade, davanti ai maxischermi: la svettante basilica, la cui silouhette è diventata il simbolo stesso della capitale della Catalogna, è stata finalmente proclamata tale e consacrata dal Santo Padre. Una cerimonia toccante, che è diventata la celebrazione dell'eccellenza dell'architetto Antoni Gaudì, che disegnò il progetto originale, ma non vide mai la fine dei lavori di costruzione. Costruzione che, per altro, è molto lontana dalla conclusione: si ipotizza per il 2026 la fine dei lavori, ma nulla per ora ancora è certo. Solo 8 delle 18 torri previste nel progetto (simboleggianti i 12 Apostoli, i 4 Evangelisti, la Madonna e, la più alta di tutte, che giungerà a 170 metri d'altezza, a rappresentare Gesù) sono state effettivamente costruite ad oggi. E, accanto alla magnifica facciata della Natività, la più famosa e rappresentata nei libri di storia dell'arte, e a quella drammatica e commovente della Passione, quella che dovrà essere la facciata principale della Basilica non è ancora stata realizzata. Il progetto che i costruttori continuano a seguire, sotto la direzione di diversi architetti, è ancora quello di Gaudì che sarà prossimamente proclamato beato, come indicato dallo stesso Benedetto XVI, e che fin dalla sua morte (un tram lo investì nel 1926, nel pieno dei lavori) è sepolto proprio nella cripta sottostante la Basilica. Una cerimonia che è diventata, quindi, un plauso di tutto il mondo cattolico al 'catechismo fatto di pietra' disegnato dal grande architetto, simbolo del modernismo spagnolo e un momento importante e toccante per tutto il mondo cristiano-cattolico.