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Buscate

Matteo, cittadino onorario di Buscate

Bomba! Il Consiglio comunale di Buscate con voto unanime conferisce la cittadinanza onoraria a Matteo Losa

Matteo Losa ora è cittadino buscatese. Il Consiglio Comunale ha conferito all'unanimità la cittadinanza a questo ragazzo, che scomparso solo un anno fa, sa ancora portare luce nelle vite di chi lo “incontra”.
Nato a Inveruno nel 1982, dacché ha conosciuto la giornalista Francesca Favotto, buscatese doc, poi diventata sua compagna nel 2002, ha frequentato sempre di più Buscate, facendolo diventare uno dei suoi posti del cuore.
“Amava Buscate, la viveva quotidianamente: qui aveva la maggior parte dei suoi amici, qui più di dieci anni fa abbiamo dato vita a tornei sportivi di alto livello all'oratorio – ricorda Francesca – Era un buscatese nel cuore”.
Così il riconoscimento post mortem da parte dell'Amministrazione e del Consiglio tutto. Ecco le motivazioni lette dal Sindaco Fabio Merlotti durante l'ultima assemblea plenaria:
“La Cittadinanza Onoraria di Buscate va a Matteo Losa per il suo straordinario esempio di coraggio, la sua testimonianza di speranza e lotta per tutti gli ammalati, per il suo entusiasmo e amore per la vita che l’ha portato in ogni istante ad affrontare la propria malattia con la speranza – speranza che ha saputo trasmetterci gioia e voglia di vivere e che resterà indimenticabile in chiunque abbia avuto la fortuna di conoscerlo.
Il riconoscimento avuto da Airc (Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro) come primo testimonial non guarito della fondazione, l’attenzione di importanti testate quali “Vanity Fair”, “PiùSaniPiùBelli”, “SkyTg24”, la “RAI” (da Magalli con “fatti vostri”), tv2000 in “bel tempo si spera”, la collaborazione con “Mondadori” per cui ha scritto due libri rappresentano solo alcuni dei “successi” di Matteo.
Per quel che concerne il Consiglio Comunale di Buscate, contano ancor di più l’alto valore morale e civico della sua vita, del suo impegno, spesso esercitato nella nostra Buscate, che ha contribuito (e continua a contribuire con i suoi scritti e il suo ricordo) a “edificare” un mondo migliore, in cui il perseguimento del bello, del “lieto fine”, non si debba piegare al cinismo e / o alla rassegnazione. Matteo era, tra le altre cose, scrittore: crediamo che la scrittura sia un’arte, un dono, che non tutti possiedono e che il modo migliore di motivare il conferimento della cittadinanza onoraria a Matteo Losa è forse quello di utilizzare alcune delle sue stesse parole.
“La mia grande forza, ma anche il motivo di maggior sofferenza, deriva dal fatto di essere cresciuto con le fiabe. Le amo visceralmente e ci ho sempre creduto, al punto da convincermi che se impari la lezione e lavori abbastanza il lieto fine prima o poi arriva. Perché ciò che fa davvero la differenza nella vita è sognare un lieto fine che dia significato alle sofferenze e coltivare la speranza di raggiungerlo.” “Nelle fiabe, però, c’è qualcosa che non si trova nella vita reale. La componente magica.” “…” “Tutto questo e tanto altro mi è crollato addosso, roccia dopo roccia. Ma, come per magia, appunto, accade che quando i tetti e le mura cadono, si scoprono le fondamenta. E se quelle sono solide, allora da lì si riparte. Allora, non tutti gli amici se ne vanno.” “#insiemesipuò”.
In autunno, ci sarà il conferimento ufficiale dell'onorificenza davanti a tutta la cittadinanza.

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