Papa Francesco indice la prima Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani. Domenica 25 luglio un omaggio e un’indulgenza plenaria per i fedeli.
Custodi di memoria, tradizione e saggezza, insostituibili tasselli della gestione famigliare, i nonni avranno la loro prima Giornata Mondiale ufficiale. Con un messaggio del 22 giugno scorso, papa Francesco ha voluto ribadire la sua vicinanza agli anziani indicendo una speciale Giornata di omaggio, corredata dalla possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria. La Giornata è stata fissata per la quarta domenica di luglio, in prossimità della festa liturgica dei santi Gioacchino e Anna (del 26 luglio); secondo la tradizione, presa dai Vangeli Apocrifi, Anna e Gioacchino erano infatti i genitori della Vergine Maria, quindi i nonni di Gesù. Nel testo del messaggio intitolato ‘Io sono con te tutti i giorni’, il Pontefice ha espresso la vicinanza e la preoccupazione sua (“da anziano come te”) e di tutta la Chiesa alla terza età. In un tempo flagellato dal Covid-19 (“la pandemia è stata una tempesta inaspettata e furiosa, una dura prova che si è abbattuta sulla vita di ciascuno, ma che a noi anziani ha riservato un trattamento speciale, un trattamento più duro. Moltissimi di noi si sono ammalati, e tanti se ne sono andati, o hanno visto spegnersi la vita dei propri sposi o dei propri cari, troppi sono stati costretti alla solitudine per un tempo lunghissimo, isolati”), papa Francesco ha voluto questa Giornata affinché ognuno riceva un angelo consolatore come lo ricevette Gioacchino; il nonno di Gesù, secondo il racconto del Protovangelo di Giacomo, era infatti isolato dalla comunità perché senza figli ma un angelo gli portò la consolazione della prossima nascita di Maria (tale episodio affrescato da Giotto, che lo ambienta di notte, è diventato il logo della Giornata). Amici, familiari, volontari, conoscenti, parrocchiani…tutti possono essere angeli consolatori per gli anziani gravati dal buio della malattia e dalle preoccupazioni. Nel testo, Francesco invita i nonni a non abbandonare la loro missione evangelica, nonostante la vecchiaia: “Custodire le radici, trasmettere la fede ai giovani e prendersi cura dei piccoli”. Tre le richieste del papa agli anziani: i sogni di giustizia, pace e solidarietà da trasmettere ai giovani in una fruttuosa alleanza; la memoria del passato (di guerre, emigrazione…) per “Costruire un mondo più umano, più accogliente”; la preghiera “Polmone di cui la Chiesa e il mondo non possono privarsi”. Per l’occasione, sarà concessa l’indulgenza plenaria alle consuete condizioni (confessione, comunione e preghiera, anche spiritualmente per gli ammalati impossibilitati ad uscire) per chi parteciperà domenica 25 luglio alla solenne celebrazione del Pontefice (o alle funzioni analoghe in tutto il mondo) e dedicherà del tempo a visitare fratelli anziani e bisognosi in difficoltà.