Troppi errori. Quanto emerge dai dati della Commissione Parlamentare
Sanità sempre più sotto osservazione. Secondo quanto riferisce la Commissione Parlamentare incaricata di esaminare il fenomeno, in un anno (da fine aprile 2009 a metà settembre 2010), in Italia, sono stati, in totale, 242 gli episodi di malasanità segnalati, suddivisi tra le varie regioni del nostro Paese. Al primo posto di questa triste classifica c'è la Calabria, con 64 casi e 50 decessi, seguono la Sicilia (52 casi e 38 morti) e il Lazio, con 24 episodi e 12 decessi. Di questi 242, inoltre, 186 sarebbero attribuili a presunti errori, mentre i restanti 56 riconducibili ad altre cause. Tornando, però, alle singole regioni: dopo Calabria, Sicilia e Lazio, ci sono Puglia, Campania e Lombardia, con 15 casi, ma differenti numeri di morti (9 nella prima, 12 nella seconda e 4 nelle terza). In fondo alla classifica Umbria, Marche, Basilicata e Trentino Alto Adige (con 1 caso ciascuna, che non si è concluso con la morte del paziente solo nelle Marche). Dati e numeri che non possono lasciare indifferenti. Ma che devono aprire ad un dibattito e ad una riflessione seria ed attenta.