Li ringrazia tutti in campo e nelle interviste. Ma, in fondo, siamo noi a dovergli dire "Grazie". Perché se oggi siamo questa Nazionale, il merito è del commissario tecnico Roberto Mancini.
Li ringrazia uno ad uno, sia sul campo, sia dopo, durante le interviste. Ma, in fondo, siamo noi a doverlo ringraziare. Già... "Grazie mister"; "Grazie Mancini"; perché se, oggi, siamo questa Nazionale (grinta, carattere, determinazione e gruppo), il merito è anche, o meglio soprattutto suo. La 'mano del Mancio', insomma, capace di costruire un'Italia che, non solo piace e diverte, bensì che è una vera e propria squadra. Lui, il condottiero 'Azzurro', il commissario tecnico che, arrivato in un momento davvero complicato per l'Italia (la mancata qualificazione al Mondiale del 2018), si è messo, subito, al lavoro, unendo, un po' alla volta, i singoli tasselli, fino al prodotto finale. Ha curato i minimi particolari, è ripartito da alcuni punti fermi e veterani, accompagnadoli ai giovani ed ai nuovi, li ha provati e riprovati in allenamento e in partita, li ha fatti stare assieme e ha fatto loro capire l'importanza di essere, appunto, gruppo. Il moschettiere Roberto, come qualcuno l'ha ribattezzato, che al motto "Tutti per uno, uno per tutti...", non solo ci ha portati dritti a 'Euro 2020', ma ci sta regalando emozioni uniche, straordinarie e immensi. Quando la forza, alla fine, arriva dalla panchina.