Il discorso sull'arrestarsi improvviso dei lavori della realizzazione della tangenziale di Casorezzo ha fatto tappa, ed era facile prevederlo, anche in consiglio comunale.
Le vie d'uscita possibili sono due soltanto: affidamento della prosecuzione dei lavori a una delle cinque imprese partecipanti alla scorsa gara con ribasso stabilito già con l'azienda aggiudicatrice precedente o indizione di nuova gara d'appalto. Il discorso sull'arrestarsi improvviso dei lavori della realizzazione della tangenziale di Casorezzo ha fatto tappa, ed era facile prevederlo, anche in consiglio comunale. Tutto è nato dal fatto che la società cui era stata affidata l'effettuazione dei lavori è uscita dalla white list. Immediata la decisione della giunta del sindaco Pierluca Oldani di revocare l'appalto. L'azienda, avverso la decisione, ha già inoltrato ricorso. Ad accorgersi che qualcosa non filasse per il verso giusto è stato l'approfondimento compiuto da Stefano Colombo, geometra del comune. Un accertamento del quale Oldani lo ha ringraziato traendo però spunto per una considerazione di più ampio respiro: "L'azienda a cui avevamo affidato i lavori - ha spiegato - era fuori dalla white list da settembre 2020, ma questo l'abbiamo saputo molto tardivamente, è fuori di dubbio che si debbano migliorare i canali di comunicazione". Il dilemma da sciogliere riguarda ora le modalità con cui proseguire i lavori. "Non sappiamo - spiega Oldani - se qualcuna delle aziende accetterà di eseguire gli interventi che restano con il ribasso stabilito con la Mi.Ge.Vi, se così non fosse procederemo con una nuova gara". Mario Lugli, capogruppo dell'opposizione di 'Insieme per Casorezzo', ha dal canto suo manifestato un'estrema apertura a collaborare con la giunta affinché il problema si risolva quanto prima rilevando come quanto accaduto "deve portare a una riflessione sulla necessità di aggiudicare gli appalti non in base al prezzo più basso, bensì, più ragionevolmente, all'offerta economica più vantaggiosa".