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Turbigo

"Proseguite il cammino di speranza"

Dopo nove anni da parroco della Comunità Pastorale Santa Maria in Binda (Turbigo, Nosate, Robecchetto e Malvaglio) don Pierluigi si trasferisce. L'abbiamo incontrato.

Il primo pensiero che va, inevitabilmente, a quel mese di settembre. La mente, alla fine, che ritorna al 2012, perché è proprio lì che è cominciato il suo cammino nella Comunità Pastorale Santa Maria in Binda (che comprende le Parrocchie di Turbigo, Nosate, Robecchetto e Malvaglio). Nove anni fa, insomma, l’entrata ufficiale come parroco effettivo nella nuova realtà, nove anni dopo, però, per don Pierluigi Albricci è arrivato il momento dei saluti (si trasferirà a Gorla Minore). “Il ricordo di quel giorno è e resterà per sempre stampato nel mio cuore - racconta - La gioia che vedevo sui volti delle persone e, poi, il grande desiderio di dare inizio al percorso assieme: ecco sono particolari che mi hanno regalato tanta emozione e felicità”. Tutto, dunque, che parte da allora. “Gli attimi vissuti sono stati davvero tantissimi - continua - Ma se devo dirne uno, marzo 2017 quando per una settimana abbiamo potuto pregare con la Madonna Pellegrina di Fatima. L’immagine più bella che ho, perché attorno ad una simile occasione, si percepiva in maniera forte l’entusiasmo e la volontà di lasciarci guidare verso Gesù, appunto, dalla Madonna. E’ stato un appuntamento dal significato profondo e che ci ha lasciato molto. Ma, ovvio, di ricordi ce ne sono diversi; ad esempio, ed è anche diciamo così un rammarico, è non essere riuscito pienamente ad aiutare la gioventù e le giovani coppie a recuperare la bellezza e l’eccezionalità della fede. Mi sembra, purtroppo, che sia difficoltoso, soprattutto in un periodo come quello in cui ci troviamo, dove ancora una volta ciò che emerge nel cuore delle persone è la paura del futuro; però, non dimentichiamoci, che siamo noi che dobbiamo costruircelo, lasciandoci educare dall’amore misericordioso di Dio”. Momenti, dunque, che fanno capolino uno dopo l’altro e che porterà nella memoria. “Voglio salutare tutti, dicendo di accogliere con gioia il mio successore don Carlo - conclude - Abbiate fiducia in lui. E’ un buon prete e, in modo particolare, non dimenticate che solamente attraverso la comunione, la condivisione e la capacità di collaborare, sarà facile proseguire il cammino di speranza”.

"SONO STATI NOVE ANNI IMPORTANTI E CHE PORTERO' SEMPRE CON ME"

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