Via alla Maturità, nel secondo anno di Covid-19. Una sola prova (orale) per gli studenti. Ecco cosa ci hanno detto alcuni loro.
“Maturità, t’avessi preso prima…” cantava Antonello Venditti nella sua ‘Notte prima degli esami’ e mai come quest’anno è così attuale e veritiera. Sì perché, quella dei maturandi 2021 sarà di certo una Maturità diversa, non solo nella forma, ma soprattutto nell’attesa. Se dodici mesi fa, infatti, è stata una novità per tutti che ha lasciato i più senza una spiegazione, dopo un anno di certo la situazione assume un significato ben diverso. Un anno scolastico forse tra i più difficili della storia recente, che ha visto penalizzati sopratutto i ragazzi delle Superiori costretti ad una didattica a distanza prolungata e continua, senza soste. Siamo stati con loro mercoledì 16 giugno, primo giorno di esami, per ascoltare le loro voci e raccogliere le singole emozioni, che mai come oggi devono essere le fondamenta per una ripartenza vera della scuola. “Siamo alla fine di cinque anni, la preparazione è avvenuta in questo percorso, ora è il momento di ripassare... e sperare! La preoccupazione riguarda soprattutto l’incertezza delle modalità, considerato il cambiamento recente. Cosa molto positiva è la presenza, in commissione, dei nostri professori”. “E’ andata molto bene, o almeno credo! Nella mia testa me l’ero immaginato più complesso, però è stato un momento importante. Ero a mio agio. Mi hanno chiesto un po’ di tutto, ho avuto qualche momento di incertezza, principalmente per quegli argomenti affrontati in Dad”. “E’ andata abbastanza bene. Ho risposto in maniera corretta alle domande che mi hanno posto. La parte più complessa è stata la gestione dell’ansia di trovarsi davanti ad una commissione, sì di nostri professori, ma pur sempre li per esaminarti. Mi hanno chiesto il tema della Resistenza, sviscerato nelle diverse discipline”. “Un po’ di agitazione iniziale, però è passata. Non ho avuto momenti critici, il segreto è articolare bene le proprie conoscenze, focalizzandosi sulle diverse discipline e spaziare il più possibile”.
VIA ALL'ESAME DI STATO: LA VOCE DEGLI STUDENTI