Sono triplicati gli ettari coltivati a nocciole in Lombardia dal 2018 a oggi. Nello specifico si è passati dai 127 ettari di tre anni fa ai 347 di giugno 2021.
Sono triplicati gli ettari coltivati a nocciole in Lombardia dal 2018 a oggi. Nello specifico si è passati dai 127 ettari di tre anni fa ai 347 di giugno 2021. Una crescita che ha riguardato tutte le province lombarde con Pavia che ora conta 153 ettari, Lodi 39, Milano 37 e Brescia 34. Sono i dati diffusi dall'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi nell'ambito del convegno 'Corilicoltura, la Lombardia si scopre vocata' che si è svolto oggi nel complesso di Riccagioia, a Torrazza Coste (Pavia). "Da anni - ha detto Rolfi - abbiamo dichiarato l'intenzione di creare una vera e propria filiera della nocciola lombarda, dialogando con agricoltori diversi nei territori più vocati per stimolarli a credere nel progetto e ci stiamo rapportando con players importanti attivi nell'industria della trasformazione della nocciola, interessati in modo particolare alla materia prima prodotta nella nostra regione". "La corilicoltura rappresenta un'opportunità importante per l'agricoltura urbana e periurbana - ha aggiunto l'assessore - e anche per l'impatto corretto che esprime anche in contesti tutelati; non richiede trattamenti particolari, si inserisce correttamente dal punto di vista paesaggistico ed è improntata alle regole dell'agricoltura biologica". "Si tratta - ha concluso Rolfi - di un settore dal potenziale economico enorme perché c'è continua richiesta sui mercati. L'Italia è il secondo produttore mondiale, ma enormemente distanziata dalla Turchia, Paese dal quale importiamo ancora troppo. Per questo è necessario investire in questo settore e valorizzare nel modo corretto la materia prima italiana".