L’appropriazione indebita implica che l’agente abbia già un possesso legittimo del bene o del denaro altrui.
La Corte di Cassazione con sentenza del 03/06/2021 ha annullato un arresto disposto in flagranza di reato nei confronti di una cassiera del supermercato colta sul fatto e che aveva subito confessato. L’arresto era stato disposto per il reato contestato di furto aggravato.
Tuttavia la Suprema Corte ripercorrendo un indirizzo giurisprudenziale costante, ha ritenuto che non potesse ravvisarsi il reato di furto aggravato, bensì il meno grave reato di appropriazione indebita che non consente l’arresto obbligatorio in flagranza.
L'arresto in flagranza è una misura che comporta la privazione della libertà personale. Può essere adottato su iniziativa della polizia giudiziaria o, in casi eccezionali, dei privati cittadini. L’arresto va comunicato all’autorità giudiziaria entro 48 ore e deve essere convalidato dal giudice entro le 48 ore successive, altrimenti decade ogni effetto.
La legge distingue tra le ipotesi di arresto che gli agenti devono eseguire obbligatoriamente, e che riguardano i reati più gravi e le ipotesi in cui vi è la mera facoltatività di predisporre tale misura.
Tuttavia, nel caso specifico, la cassiera stava svolgendo le operazioni di chiusura della contabilità di cassa ed aveva quindi legittima autorizzazione a maneggiare il denaro ivi contenuto. E’ in quell’occasione che la dipendente si appropriava della somma di euro 600.00 approfittando di un errore del software di contabilizzazione.
Dunque non è configurabile il reato di furto aggravato e conseguentemente non è consentito l’arresto obbligatorio in flagranza.
Infatti il reato di furto implica che il soggetto non abbia alcun rapporto con il bene altrui che decide di sottrarre. Conseguentemente, nella forma aggravata, il reato denota un maggiore disvalore del fatto e pericolo per la collettività, tanto da legittimare l’arresto obbligatorio.
L’appropriazione indebita, invece, implica che l’agente abbia già un possesso legittimo del bene o del denaro altrui.
È necessario precisare che anche il reato di appropriazione indebita prevede la possibilità di operare l’arresto ma questo è solo facoltativo, non obbligatorio. Tuttavia, la Cassazione investita della questione, non ha la facoltà di modificare il titolo di reato attribuito al fatto dai Giudici di merito per legittimare la misura di privazione della libertà personale;
Per tali motivi l’arresto della cassiera, che era stato erroneamente applicato per furto aggravato, non è stato convalidato ed è stato annullato.