Nonostante le note difficoltà dovute alla pandemia da Covid-19 il gruppo di progetto 'La mia Scuola per la Pace', giunto al suo ventesimo anno di attività, è riuscito ancora una volta ad organizzare la Giornata della Scuola per la Pace, anzi, la Settimana della scuola per la Pace.
Nonostante le note difficoltà dovute alla pandemia da Covid-19 il gruppo di progetto 'La mia Scuola per la Pace', giunto al suo ventesimo anno di attività, è riuscito ancora una volta ad
organizzare la Giornata della Scuola per la Pace, anzi, la Settimana della scuola per la Pace. Il personaggio scelto come riferimento per il lavoro in tutte le scuole è stato Iqbal Masih bambino costretto a lavorare come tessitore di tappeti e simbolo dello sfruttamento minorile.
Lo slogan della settimana è stato “ESSERE TESSITORI DI PACE”: specialmente nei momenti
difficili è fondamentale essere fili e tessere relazioni positive con gli altri. Essere, sempre, tessitori di Pace è il modo con cui si può costruire un mondo migliore. Le attività si sono concentrate nella settimana dal 17 al 21 maggio, prevedendo riflessioni sull’importanza di essere tessitori di pace oggi e in continuità l'edizione di ottobre 2020 della Marcia per la Pace Perugia-Assisi, la catena umana che è stata replicata in piccolo anche nel nostro territorio con un’iniziativa a Cornaredo. A conclusione delle attività i bambini e le bambine, le ragazze e i ragazzi hanno realizzato un lavoro da esporre con modalità che richiamassero i fili, il tessere, i tessuti. Ciascun alunno e alunna ha svolto anche un’attività individuale realizzando un oggetto mediante tessitura o un braccialetto con fili intrecciati da portare a casa come ricordo della settimana.