Un bellissimo, tenero e simpatico cucciolo di pastore maremmano-abruzzese è la mascotte della Nazionale Italiana di calcio agli Europei. Un progetto di Carlo Rambaldi.
Maglietta azzurra, pantaloncini bianchi, scarpe con i tacchetti e, poi, l'immancabile pallone sottobraccio. Il tutto accompagnato da quel musetto tenero e simpatico che strappa, inevitabilmente, un sorriso. Eccola la mascotte della nostra Nazionale di calcio ai Campionati Europei: un bellissimo cucciolo di pastore maremmano-abruzzeso che, siamo certi, conquisterà tifosi e appassionati piccoli e grandi. Un progetto figlio di un passato illustre, visto che è una creatura di Carlo Rambaldi, maestro scomparso nel 2012 noto a livello internazionale per le sue opere in campo cinematografico con le quali ha vinto tre Oscar, e che, oggi, è pronta a fare il suo debutto a fianco del ct Roberto Mancini e di tutto il gruppo. “Rambaldi – racconta il presidente della Figc, Gabriele Gravina – nel 2007 mi consegnò un book che conteneva questi bozzetti che io ho donato alla Federazione. La sua fama all’estero era straordinaria, però lamentava di essere stato poco considerato nel nostro Paese. Sono orgoglioso, quindi, di aver dato vita ad un’altra sua creazione: con questa mascotte è come se gli regalassimo simbolicamente il quarto Oscar". Ma perchè il pastore maremmano-abruzzese? "Perché è un cane dotato di grande coraggio, di capacità di decisione, tipicamente italiano e la sua storia è legata a quella millenaria della nostra terra e delle sue genti - così scriveva, appunto, lo stesso Rambaldi negli appunti che accompagnavano il suo lavoro - E' adatto, quindi, a rappresentare lo sport più bello del mondo, le passioni che suscita e l’italianità".